In pieno centro storico al posto del vecchio Cinema Rex aprirà una discoteca, un centro ancora tutto rattoppato, a reggersi in piedi per miracolo, dove la sicurezza per chi lo frequenta è sempre a rischio, ma hanno deciso di autorizzare una discoteca. Siamo in una città dove ai bei tempi, quando si viveva e c’erano decine di migliaia di studenti fuori sede andava bene a mala pena una discoteca, la seconda s’arrampicava, i discobar e i discopub se la cavavano, ed oggi si azzarda in questo modo. Girava un sacco di gente ogni giorno della settimana, c’erano gli studenti sempre. Continuiamo ad aprire mega discoteche nell’immediata periferia o al posto di una vecchia multisala, apriamo ancora risto dancing dove si danza per tutti i gusti dal liscio al latino americano, e per non farci mancare nulla ci prendiamo una fetta di centro storico. Tanto per completare il quadro, visto che a piazza Regina Margherita fino a qualche mese fa, oltre ai locali storici di quei luoghi, come Il Boss, ce n’era uno, al posto di una precedente norcineria che aveva i decibel a prova di cemento armato, altro che le pietre antiche e cadenti da coccolare del centro storico, ma tutto s’è potuto e tutto si continua a fare, nel pieno dispregio della storia antica di questa città e mettendo a serio rischio la vita di tanti giovani inconsapevoli, che continuano a frequentare un centro storico, dove i puntellamenti non sono più garantiti dalle ditte che li hanno messi su almeno quattro anni fa. In caso di scossa, non è previsto neanche un sistema d’illuminazione d’emergenza per le vie distrutte e poco percorribili del cuore della città antica. Apriamo però al Rex, un piano interrato con la musica a stecca a pensare di avercela fatta ad illudersi che fuori è tutto normale. Tutto quanto rinasce è a tempo, in centro crescono solo posti per la sera e solo di passaggio perché poi quando apriranno i cantieri il cerchio si chiuderà di nuovo e si dovrà ricominciare da un’altra parte, nel frattempo i debiti lievitano e l’economia non riparte. Non funziona così e la cosa che più mi inquieta è il pensare come fanno ad essere piene queste mega disco, quando prima, che c’era sicuro più gente, se ne riempiva giusto una e non era neanche mega.