20 Apr 16

Crollo balcone, sequestro per 18milioni

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila ha sequestrato stamattina oltre 18 milioni di euro su mandato del gip Giuseppe Romano Gargarella, alle imprese responsabili dei lavori nel Progetto Case di Cese di Preturo a seguito del crollo del balcone a settembre di due anni fa. 37, i soggetti indagati in qualità di componenti delle commissioni di collaudo, di responsabili dei procedimenti amministrativi, di direttori dei lavori, di tecnici di cantiere e progettisti nonché di imprenditori esecutori dei lavori. Contestati a vario titolo, i reati di crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale, truffa aggravata ai danni dello Stato e frodi in pubbliche forniture. I materiali impiegati non erano conformi, più in particolare i materiali, rileva la Finanza in una nota, utilizzati dalla Futuraquila Società Consortile a.r.l. per realizzare i solai erano, tra l’altro, privi di collante che causava la riduzione di resistenza e di tenuta nel tempo delle strutture. Le attività investigative hanno permesso di accertare che la società fornitrice del materiale alla Futuraquila aveva conseguito un mero attestato di origine che certificava la provenienza del materiale da uno stabilimento polacco ubicato in Konskie, Polonia, senza certificare in alcun modo l’idoneità del materiale prodotto agli usi cui era destinato. Ciò induceva in errore la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile, circa il rispetto degli obblighi contrattuali, la corrispondenza dei materiali alle prescrizioni normative, l’idoneità allo scopo e alla funzione dei materiali forniti ed utilizzati per la realizzazione delle abitazioni, determinandola ad erogare la somma di euro 18.145.778,49 a favore della Futuraquila che, in tal modo, si procurava un ingiusto profitto, pari alla predetta somma, in danno della pubblica amministrazione. Da qui i sequestri eseguiti dalla Guardia di Finanza degli asset aziendali di tre società, tutte con sede in Napoli, costituenti l’ATI denominata Futuraquila Società Consortile a.r.l. fino alla concorrenza della somma indebitamente percepita.