13 Gen 21

Quanto sono distanti dal Paese reale…

Il leader di Italia viva Matteo Renzi, ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti.
La crisi politica non è aperta da Italia viva, ha detto, è aperta da mesi ma non abbiamo pregiudiziali sul nome di Conte né sulle formule, l’unico paletto è che non andremo mai al Governo con le forze sovraniste e populiste della destra.

Dunque nessuna rottura vera ma a questo punto o si costruisce un patto di legislatura a sostegno della maggioranza, con Italia viva, oppure al voto anticipato che nessuno sembra volere.

Lavorerò fino all’ultimo giorno nell’interesse dei cittadini, aveva rassicurato il premier Conte e infatti in serata un Consiglio ha varato la nuova stretta anti contagio e una seduta domani assicurerà un nuovo scostamento di bilancio per consentire i ristori di gennaio. 

Conte ha accettato le dimissioni delle ministre ma la strada del voto anticipato non sarà di certo percorsa, nelle prossime ore, continueranno sicuramente le trattative per una nuova squadra, possibilmente con Maria Elena Boschi dentro.

Ma quant’è lunga la distanza dal Paese reale?

Giuseppe Conte

Il 46% degli italiani non comprende i motivi della crisi politica in atto. È quanto emerso da un sondaggio Ipsos per la trasmissione Dimartedì. Un Paese diviso a metà che tuttavia boccia con forza le tattiche di Matteo Renzi, per il 73% degli intervistati, infatti, Renzi sta perseguendo soprattutto suoi interessi personali o della sua parte politica.

In piena pandemia e con una crisi sociale ed economica senza precedenti la gente vorrebbe sentir parlare d’altro.

Solo il 13% degli italiani intervistati, crede che l’ex premier stia privilegiando gli interessi del Paese, mentre il 14% ha risposto di non avere una opinione chiara in merito.

D’altra parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, continua a mantenere intatto un certo consenso.
Secondo il sondaggio il premier è il preferito dal 55% del campione, Renzi dal 10% degli intervistati; il 35% non ha dato indicazioni. Il gradimento di Conte, seppur in calo dall’inizio della pandemia, resta importante anche rispetto al segretario della Lega Matteo Salvini; 51% contro il 27%, ad ogni modo il 22% del campione non si è espresso.

Nel centrodestra Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, continua ad accrescere consensi, il 30% del campione, contro il 23%, la preferisce a Salvini; ma il 47% degli intervistati è nella percentuale degli indecisi.

Infine per il 43% del campione la pandemia non è stata ancora sconfitta soprattutto per colpa dei comportamenti dei cittadini non attenti; per il 23% servono tempi lunghi e comunque il ritardo nella vittoria contro il Covid, è responsabilità del Governo Conte per il 19%, mentre per il 7% del campione, dipende dalle Regioni.

Restiamo ora appesi al determinarsi degli eventi in un momento delicatissimo, il più delicato dal secondo dopoguerra.