23 Apr 20

Edilfrair, diffida la stazione appaltante

La conferenza stampa del presidente Marsilio e le precisazioni dell’impresa Omia Servitia srl, aggiudicataria dei lavori per l’ospedale Covid a Pescara, che, in risposta ai dubbi sollevati dalla seconda classificata, la Edilfrair di Gianni Frattale, ha precisato di avere le carte a posto minacciando querele, non hanno convinto l’imprenditore aquilano che torna sulla questione con una nuova nota, confermando che negli atti pubblici della Prefettura di Pescara, la Omia non risulta iscritta nella white list. Non c’è.

Ed anzi secondo l’imprenditore, Omia, confonde l’iscrizione all’anagrafe antimafia con l’iscrizione alla white list. Ma come ben noto a chiunque, prosegue nella nota inviata all’Aric, la stazione appaltante regionale, si tratta di due albi pubblici diversi, due iscrizioni e due istituti diversi, con diverse finalità, di competenza di enti diversi, con modalità e presupposti di iscrizione diversi.

Sarebbe sufficiente, prosegue, che la commissione di gara, richiedesse alla Omia il documento di richiesta di iscrizione o di rinnovo alla white list presentato alla Prefettura di Pescara, prima della data di presentazione dell’offerta.

Infine, la Edilfrair, riservandosi ogni azione in replica a quanto affermato dalla società Omia, confermata la carenza di un requisito fondamentale per partecipare alla gara, ed espressamente richiesto nella lettera d’invito, diffida l’Aric ad adottare entro e non oltre due giorni dalla ricezione della nota ai conseguenti ed indifferibili provvedimenti. Perdurando il silenzio della stazione appaltante, conclude, scaduto il termine sarà costretta a procedere giudizialmente per la tutela dei propri interessi.

 

Covid, Edilfrair minaccia azioni legali

L’azienda aquilana Edilfrair ha inviato all’Aric, l’Agenzia regionale di informatica e committenza, una lettera per chiedere chiarimenti in merito alle modalità di espletamento della gara d’appalto per l’affidamento della realizzazione dell’ospedale Covid di Pescara, vinta dalla Omnia Servitia dell’imprenditore teatino Antonio Colasante, con un ribasso del 29,570%, attraverso una procedura negoziata con 11 aziende invitate ed 8 a partecipare.

Gianni Frattale

La Edilfrair di Gianni Frattale vuole avere la massima certezza che siano stati rispettati principi di legalità, trasparenza e par condicio e chiede di verificare se la ditta Omnia Servitia srl, alla data dell’offerta, fosse iscritta alla White List della Prefettura di Pescara. Ciò in conformità alla lettera di invito, la quale, a pena di esclusione, richiedeva una dichiarazione rispetto all’iscrizione alla White List della competente Prefettura.

Frattale chiede inoltre che siano smentite oppure confermate le indiscrezioni secondo cui i rappresentanti di alcuni operatori economici, partecipanti alla gara, abbiano assistito all’apertura delle offerte. A tal proposito non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione in merito.

E infine solleva dubbi sulla legittimità delle modalità e tempistiche di richiesta di integrazioni, da parte dell’Aric.

Il 16 aprile, il giorno dopo la scadenza del termine ultimo per la presentazione delle offerte, fissato alle 17.30 del 15 aprile, ricostruisce Gianni Frattale nella nota inviata, il responsabile del procedimento ha inviato all’azienda una lettera per chiedere dei chiarimenti sul costo della manodopera, alle 16.15, ai sensi dell’art. 95 c. 10 e dell’art. 97 c. 5 lettera D del Codice degli appalti. La Edilfrair ha risposto ma il giorno seguente, alle 19.49, ha ricevuto un’ulteriore richiesta di integrazioni sui costi della manodopera, inerenti i punti a, b e c del c. 4 art. 97 del Codice. Nella richiesta viene fissato come termine perentorio per la risposta, pena l’esclusione, le 22 dello stesso giorno, due ore dopo l’invio della mail da parte del responsabile del procedimento dell’Aric.

Edilfrair risponde entro le 22 tuttavia rileva un passaggio che vuole sia chiarito, e cioè, l’assenza di un progetto definito posto a base di gara non avrebbe reso possibile una simile richiesta, in condizioni di normalità, l’art. 97 comma c prevede che per le giustificazioni di cui si parla, la stazione appaltante concede un termine non inferiore ai 15 giorni.

Un’evidente illegittimità e strumentalità della richiesta, con imposizione di un termine ad horas che Frattale non accetta e nel caso in cui non ricevesse chiarimenti o non ne fosse soddisfatto, dovrà, suo malgrado, avverte, procedere alle necessarie azioni legali a tutela dei propri interessi.

Roberto Speranza

L’ospedale Covid a Pescara, molto molto criticato nella necessità, è da realizzare in tempi record con una spesa di 11 milioni di euro circa, di cui 7 da parte della Protezione civile ed altri 3 dalla Banca d’Italia  per 214 posti letto, 174 per la degenza e 40 per la terapia intensiva. Il che vorrà dire sicuramente tante assunzioni, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza, ha ribadito l’urgenza che le Regioni si dotino di ospedali Covid, ma non è ancora chiaro l’obiettivo ed il riequilibrio, tutto da pianificare, tra sanità pubblica e cliniche private. 21 aprile 2020.