Città creative a Fabriano, in provincia di Ancona, per il tredicesimo Forum annuale Unesco dal 10 al 16 giugno prossimi.
L’Aquila ci sarà.
E’ una vetrina molto importante per una narrazione corretta dell’esperienza L’Aquila 2009, ha spiegato il sindaco Pierluigi Biondi questa mattina a Palazzo Fibbioni, nel corso di una conferenza stampa con Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Charta che con la Fondazione Merloni, sostiene tra gli altri il meeting Unesco delle città creative.
Quest’anno a Fabriano con oltre 400 delegati da tutto il mondo a rappresentare le loro Città Creative entrate nel network mondiale per l’Artigianato, il Design, il Cinema, la Cultura gastronomica, la Letteratura, Media arts e Musica e per condividere idee, risorse e prospettive nel XXI secolo.
Dall’Afghanistan agli Stati Uniti, dal Burkina Faso all’Islanda. C’è il mondo intero.
In Italia abbiamo Milano, Città Creativa per la Letteratura, Bologna e Pesaro per la Musica, Fabriano e Carrara, Artigianato e Arti popolari, Torino per il Design, Parma e Alba, Gastronomia e Roma per il Cinema.
Insieme per confrontarsi sulle città, sul futuro e sulle capacità di rigenerarsi e di reagire ai disastri naturali, ai terremoti, alle alluvioni e alle emergenze umanitarie, per produrre politiche congiunte di urbanizzazione anche sociale, nell’ambito dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.
Con il sindaco Biondi e l’onorevole Quagliriello, la sovrintendente unica Alessandra Vittorini, che organizza le giornate a Fabriano, il docente Fabio Grazioni, del GGSI, i tre rappresentanti dell’Ordine degli Architetti Luca Carosi, Giuseppe Cimmino e Federico Santoro.
Saremo presenti nel padiglione speciale Rinasco, a Palazzo del podestà, con le altre città distrutte da catastrofi naturali e dalle guerre. E’ un passaggio importante, ha aggiunto Biondi, per offrire al mondo un racconto corretto su L’Aquila, città europea ed accogliente che rinasce con la cultura, la ricerca e l’innovazione. Roberto Evangelisti, dirigente responsabile della ricostruzione privata, coordinerà la partecipazione del capoluogo a Fabriano dal punto di vista amministrativo.
Nel padiglione Rinasco racconteranno le proprie esperienze con passaggi multimediali, le terre dell’Appennino con il terremoto 2016, L’Aquila con il terremoto del 2009, Mosul, città irachena simbolo dell’Unesco per la ricostruzione, Palmira ed Aleppo, culle siriane di una civiltà integrata e tollerante ed oggi distrutte dalla guerra civile.
Il tema del meeting Unesco 2019 con i delegati di 180 città è la città ideale ed una giornata sarà interamente dedicata all’Aquila, ha spiegato Quagliariello, che ha ricordato come sia fondamentale da Fabriano rilanciare anche il dibattito sulle aree interne. Gli eventi proseguiranno fino a fine anno. Il filo conduttore, ha aggiunto, è il collegamento tra le proprie radici ed il futuro attraversando la città che cambia, si muove e non dimentica il proprio passato.