Carmine Ranieri, dal 2018 segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, il primo dopo l’accorpamento del sindacato delle due regioni, è stato confermato alla guida dell’organizzazione regionale. Resterà in carica per altri quattro anni.
Se il buongiorno si vede dal mattino, con questo Governo la situazione è destinata a peggiorare: ci troviamo di fronte ad un esecutivo che aumenta la precarietà, reintroducendo i voucher, proponendo di nuovo la possibilità per le aziende di stipulare contratti a tempo indeterminato acausali per 24 mesi e fino a 36. Ciò avviene nonostante già oggi sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato, l’11,3% dei lavoratori svolge un impiego part-time senza averlo scelto, il 10,8% degli occupati è sotto la soglia di povertà. E’ necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro, ha detto Ranieri nel corso della sua relazione.
E’ necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro. Il segretario si è soffermato anche sulle nuove tipologie di lavoro, informa una nota stampa. Con la pandemia ha preso piede lo smart working, che piace sia alle aziende sia ai lavoratori. Tutto ciò porta nuove problematiche di cui il sindacato deve farsi carico. Sono inoltre in continua crescita i lavoratori autonomi e, tra questi, sono sempre più coloro che chiedono diritti. Questi lavoratori necessitano di risposte collettive in termini di tutele sociali e di avere un equo compenso che sia davvero tale. A queste esigenze dobbiamo rispondere, è necessaria una riforma del mercato del lavoro che sia complessiva e che abbia una visione globale che tuteli tutti i lavoratori. Non si può continuare a morire in nome del profitto di qualcuno. Servono più ispettori, più controlli, più sanzioni, più formazione, ma anche anticipo pensionistico per i lavori gravosi, meno precarietà, meno straordinari e una riforma dell’alternanza scuola-lavoro.
Spazio anche all’autonomia differenziata, l’Italia è una e indivisibile e difenderemo il Paese da chi vuole dividerlo e creare uno spezzatino, culturale e amministrativo, dei diritti sociali ed economici, allargando gli intollerabili divari territoriali già in essere.
Tra i temi affrontati, riporta ancora la nota stampa, anche quello della sanità, stiamo massacrando il Servizio sanitario nazionale per come lo abbiamo conosciuto. Se non interveniamo, tra qualche anno ci troveremo una sanità pubblica fortemente depotenziata. La vertenza sanità deve essere la priorità per tutta la Cgil e a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriali, con l’obiettivo di fermare questa deriva.
Non è mancato il riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, serve subito il cessate il fuoco e l’avvio di una conferenza di pace. Il popolo della pace deve continuare a riempire le piazze e deve diventare un fiume in piena. Noi non saremo tra coloro che non hanno provato a fermare lo sterminio delle armi. Sul fronte transizione ecologica, secondo Ranieri dobbiamo essere tutti consci che le energie rinnovabili sono il futuro e che per eliminare le fonti fossili dobbiamo procedere ad un rapido passaggio alle rinnovabili, mentre la transizione energetica procede troppo lentamente. Sulla migrazione, servirebbe una discussione in Europa sull’accoglienza delle popolazioni migranti, unica via d’uscita concreta, mentre oggi si assiste ad una politica populista e piena di falsità, se consideriamo che dall’insediamento del Governo Meloni gli sbarchi sono aumentati del 50%.
Viviamo in un contesto molto difficile, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana. E’ questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni, ha concluso Ranieri.