Tra Introdacqua e Bugnara è stato ucciso un cervo dai bracconieri e sezionato per facilitarne il trasporto. Stazione Ornitologica Abruzzese onlus ne ha diffuso le foto per denunciare l’azione, la divulghiamo perché questa è la triste realtà dell’Abruzzo e del resto d’Italia, scrive in una nota.
Il bracconaggio è una vera e propria piaga del nostro paese, spesso dai risvolti internazionali come testimoniano gli innumerevoli abbattimenti di specie rarissime, come l’Ibis eremita, oggetto di programmi internazionali di reintroduzione finanziati da altri paesi il cui risultato diviene incerto proprio per le uccisioni illegali che avvengono nel nostro paese.
Stamattina un passante ci ha segnalato il fatto con questa foto. Purtroppo chi abita nelle campagne e nelle aree montane può testimoniare che il fenomeno del bracconaggio è diffusissimo, con colpi sparati di notte e auto che girano indisturbate con tanto di fari direzionali visibili, commenta Marco Liberatore, consigliere della SOA. Nonostante questo ci sono intollerabili resistenze da parte delle amministrazioni alla chiusura delle strade montane ai non autorizzati, come prevede la legge da molti anni. Sentiamo scuse risibili, come ad esempio quella del turismo, quando in Trentino le strade forestali montane vengono chiuse normalmente e il turismo non solo non ne soffre ma ne viene incentivato. Un escursionista a piedi o in mountain bike non la prende bene se si vede impolverare dal passaggio di un’auto, oltre all’aspetto culturale della fruizione sostenibile di ambienti sensibili. La chiusura delle strade sterrate è peraltro una misura fondamentale per la prevenzione degli incendi boschivi innescati dai delinquenti. Serve un controllo capillare del territorio, visto che oggi abbiamo tecnologie facilmente utilizzabili e a basso costo come le fototrappole. Il nostro paese ha precisi obblighi rispetto alla conservazione della fauna. Mi riferisco alle direttive comunitarie Habitat ed Uccelli, conclude, che prevedono un’azione pro attiva e preventiva di tutela della fauna. Purtroppo il nostro paese viene additato come uno dei più arretrati e incivili dal punto di vista del bracconaggio. Fermiamo questo scempio, conclude.