09 Mar 23

Genova, Capitale italiana del libro 2023

Genova è la Capitale italiana del libro 2023. La proclamazione questa mattina nella Sala Spadolini del Ministero della cultura. Le altre città finaliste erano Firenze, Lugo (Ra), Nola (Na), San Quirico d’Orcia (Si) e San Salvo (Ch).
Il conferimento del titolo, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15.
La prima Capitale italiana del libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale il Consiglio dei Ministri ha attribuito il titolo per le attività di promozione della lettura quale strumento indispensabile per sostenere la comunità. Il racconto è avvenuto attraverso i canali social dell’amministrazione comunale durante il difficile periodo del lockdown.
Nel 2021, la città che prevalse nella selezione è stata Vibo Valentia; l’anno seguente, invece, è stata la volta di Ivrea.


Sintesi dei progetti delle città finaliste

Genova – A Pagine spiegate!

Il progetto mette in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale. Tra gli obiettivi di sviluppo e trasformazione che questo progetto intende perseguire c’è il lavoro con e per le comunità, che vede il libro e quanto idealmente da esso deriva come motore verso la consapevolezza. Il titolo scelto è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova: le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro.

Firenze – La città visibile

“La città visibile” nasce come un percorso di crescita cittadino che coltiva e accompagna fino a maturazione l’ecosistema della lettura in città, riconoscendo al libro e alla lettura un ruolo civico, soprattutto grazie al lavoro delle biblioteche pubbliche sul territorio e le comunità che lo abitano. L’aspirazione è quella di definire il ruolo strategico dell’ecosistema della lettura in città, e in particolar modo delle Biblioteche comunali fiorentine, per l’Agenda 2030 attraverso un programma strutturato pensato per Firenze nella sua globalità. In questo processo, le Biblioteche comunali fiorentine si collocano al centro della “Città che legge” come agente motore per lo sviluppo sostenibile impegnandosi a svolgere un ruolo di propulsione e valorizzazione della rete che fa capo al Patto per la Lettura.

Lugo (Ra) – Voi siete qui

L’obiettivo di Lugo Capitale italiana del Libro 2023 è di permettere ai propri cittadini una forma innovativa, personale e comunitaria, digitale e analogica di esplorazione: la parola, dal latino exploratio, significa ‘osservazione’, ‘esame’, ‘perlustrazione (anche a fini militari)’, è l’atto, comune a tutti gli animali, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Il progetto vuole offrire possibilità di conoscenza e comprensione di sé, della comunità locale e dell’altro attraverso gli strumenti della lettura, della scrittura, delle arti e della storia.

Nola (Na) – Lib(e)ri per sognare

La partecipazione della comunità locale è l’essenza stessa del progetto di Nola Capitale italiana del Libro 2023: la sua genesi, il suo sviluppo e la sua sostenibilità futura. Saranno proprio la città e i cittadini a rendere possibile lo sviluppo del progetto: Nola che si racconta dagli albori ai giorni nostri, Nola che si fa conoscere, che si apre al mondo e si lascia scoprire giorno dopo giorno, passo dopo passo, riga dopo riga. Ecco perché basterà solo vivere o passare una giornata a Nola per partecipare attivamente al progetto, perché il progetto è Nola stessa. In ogni strada, in ogni parco, locale, museo, aula o scorcio panoramico, il cittadino avrà modo di mettersi in gioco in prima persona per sostenere attivamente l’iniziativa.

San Quirico d’Orcia (Si) – San Quirico D’Orcia 2023

Gli obiettivi strategici perseguiti in questo anno di attività da Capitale Italiana del Libro si muovono lungo quattro capisaldi: i giovani, il dialogo intergenerazionale, l’inclusività, l’editoria, punti essenziali che ruotano intorno al libro, fulcro del progetto e al tempo stesso mezzo e fine. L’idea è quella di avvicinare i cittadini alla lettura in un percorso di crescita culturale sia personale che collettiva, per raggiungere uno sviluppo sostenibile e favorevole della diffusione capillare dell’intero ecosistema della biblioteca e della filiera del libro.

San Salvo (Ch) – Una città da favola

San Salvo “città da favola” è molto di più che un progetto settoriale, dedicato ai futuri lettori. In realtà, vuole essere una forma di posizionamento del tema lettura nella sua centralità di hub sociale attraverso una rete che coinvolgerà l’amministrazione, le famiglie, la scuola, le biblioteche, le associazioni e gli operatori di settore. Gli obiettivi sono: sensibilizzare alla lettura un pubblico più esteso e diversificato possibile, con particolare riguardo all’attivazione o al potenziamento dei servizi culturali all’interno delle strutture territoriali e alla realizzazione di manifestazioni pubbliche diffuse; investire risorse lavorando per il futuro creando un habitat favorevole all’ecosistema lettura così da far crescere nuovi lettori appassionati; lavorare affinché le buone pratiche e i risultati delle progettualità degli ultimi anni siano messi a regime per creare il necessario consolidamento sistemico che costituisce un fattore di successo.

Presidente della giuria, nominata dal ministro Gennaro Sangiuliano, Francesco Perfetti, componenti Gerardo Casale, Pietro De Leo, Giuseppe Luigi Parlato e Michela Zin. Il progetto della città di Genova sarà finanziato con 500mila euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.