Abbiamo lanciato l’Iniziativa di Napoli’ per la collaborazione culturale nel Mediterraneo, un meccanismo di dialogo permanente nella regione euro-mediterranea per tutti i ministri della Cultura. Questa iniziativa verrà declinata all’interno della cornice istituzionale e normativa e degli strumenti di politica estera dell’Unione europea e del Partenariato Mediterraneo. L’obiettivo comune è quello di arrivare a una ministeriale della Cultura permanente del Mediterraneo che abbia una cadenza regolare e abbia fra i suoi obiettivi la definizione dei criteri condivisi per individuare ciclicamente la città da designare Capitale della Cultura del Mediterraneo.
Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, al termine dei lavori della Conferenza dei Ministri della Cultura di Napoli qualche giorno fa, che ha approvato la Dichiarazione di Napoli.
Vogliamo utilizzare questa nuova cornice, spiega il ministro, per chiamare le istituzioni europee a investire risorse aggiuntive sulla cooperazione culturale nella regione euro-mediterranea per raggiungere obiettivi ambiziosi. La Dichiarazione approvata è stata frutto di un lavoro molto articolato e non ha precedenti. Il fatto che paesi così lontani e in qualche caso anche ostili accettino di sedersi allo stesso tavolo per parlare di cultura del Mediterraneo è un segnale molto significativo. Napoli è una grande capitale che si affaccia sul Mediterraneo, riconosciuta come incrocio di culture e tradizioni diverse. La proposta italiana è che ogni anno sia identificata una Capitale della Cultura del Mediterraneo in cui proseguire questa iniziativa di diplomazia culturale. Troppo spesso il Mediterraneo viene identificato come un luogo di problemi e di tensioni ma in futuro sarà inesorabilmente un lago di pace – per usare una definizione profetica cara a Giorgio La Pira – con Paesi che si affacciano intorno al suo bacino con tradizioni e culture diverse ma che hanno un destino comune. Iniziare dalla cultura è una cosa molto importante”.
Di seguito i principi sinteticamente riportati nel documento:
cultura come bene comune del Mediterraneo, posizionata al cuore della Nuova Agenda per il Mediterraneo e l’Unione Europea; sostegno dell’educazione a una cultura di pace e solidarietà, che promuova la diversità culturale e linguistica esaltando i valori del nostro patrimonio culturale comune, basati su secoli di storia e cultura condivisa; cultura come sostegno di società ed economie prospere, inclusive e sostenibili; una nuova stagione di cooperazione culturale, strategica e permanente, per ripristinare le relazioni culturali internazionali nella regione euro-mediterranea; un più efficace contrasto al traffico illegale di beni culturali e alla distruzione intenzionale del patrimonio culturale; il riconoscimento dell’importanza della cultura per l’azione per il clima; sostegno alla mobilità e allo scambio di talenti; apertura di un percorso denominato ‘Iniziativa di Napoli’ che sosterrà la cooperazione culturale nella regione in modo più strategico e duraturo attraverso l’istituzione della Capitale della Cultura del Mediterraneo con cadenza regolare, da realizzare nell’ambito dell’Unione Europea e dell’Unione del Mediterraneo.
I lavori a Napoli nella sede di Palazzo Reale hanno visto impegnate 40 delegazioni provenienti da 25 Paesi con 42 relatori da tutto il mondo e 74 delegati.