09 Set 23

Capitale dell’Architettura verso il 2026

In qualità di Capitale mondiale dell’Architettura per il 2023, Copenaghen ha ospitato il World Congress of Architects, lo scorso luglio, e una serie di eventi e programmi sul tema “Futuri sostenibili – Non lasciare nessuno indietro” e sul come l’architettura e la progettazione urbana contribuiscono al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Il Congresso ha offerto un confronto su 6 aree scientifiche e tematiche – adattamento climatico, ripensamento delle risorse, le comunità resilienti, la salute, l’inclusività e la partecipazione – ospitando i più importanti progettisti globali rappresentanti di una nuova generazione – tra cui il solo italiano Carlo Ratti – con un programma ricco di appuntamenti tra mostre ed eventi, guide e tour, conferenze e presentazioni, per coinvolgere e integrare anche il pubblico nell’arco dell’intero anno. Oltre ai suoi monumenti permanenti, antichi o contemporanei, nel centro storico sono stati realizzati e distribuiti in varie aree, 13 padiglioni temporanei, piccoli edifici in scala 1:1 sempre accessibili e costruiti ponendo attenzione al consumo responsabile dei materiali con relativo piano di riciclaggio, riassemblaggio o riutilizzo degli elementi dopo la chiusura dell’esposizione, riporta Domus.

Copenaghen è stata ufficialmente designata Capitale mondiale dell’Architettura per il 2023 dal direttore generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, su raccomandazione dell’Assemblea Generale dell’Unione Internazionale degli Architetti (UIA) nel 2021.

Una decisione in linea con l’accordo di partenariato stipulato tra l’Unesco e l’UIA nel 2018, riporta una nota stampa ufficiale, attraverso il quale l’Unesco designa le città ospitanti del Congresso mondiale dell’UIA come Capitali mondiali dell’architettura. ‘Siamo molto felici di vedere la fiaccola del titolo di Capitale Mondiale dell’Architettura passare a Copenaghen da Rio de Janeiro’, per Azoulay. La prima edizione della Capitale Mondiale dell’Architettura a Rio è stata un vero successo, sottolineando l’importante ruolo della pianificazione urbana, in particolare nel contesto della pandemia, Copenaghen si confronterà sui risultati di Rio, continuando a mostrare il modo in cui l’architettura e la cultura possono rispondere alle sfide del nostro tempo, soprattutto in campo ambientale.

L’architettura danese contemporanea è nota per la sua attenzione alla scala umana e per il suo approccio democratico, e Copenaghen rappresenta perfettamente la cornice migliore in cui lo sviluppo urbano innovativo, insieme alle sue grandi ambizioni in termini di rispetto ambientale, soluzioni di sostenibilità e opportunità di vivibilità offrono esempi concreti e attuali, recensisce ancora Domus. Da circa 20 anni Copenaghen ha iniziato un lungo, proficuo e ancora in progress processo di riqualificazione e rigenerazione, e visitando la città tutti i quartieri emanano un’energia vitale, tra edifici residenziali innovativi e comunitari, spazi urbani per abitanti di ogni età, dai più piccoli ai più anziani e diversamente abili compresi, aree ricreative e ristorative sulle sommità degli edifici, piste ciclabili più numerose e importanti delle strade carrabili, fino alle numerose piscine galleggianti nel porto ramificato. La città vive il più possibile il suo infinito water front, con accessi all’acqua per imbarcazioni ma soprattutto per attività ludiche e sportive a corpo libero e fa del riuso e riqualificazione di grandi aree ex industriali o periferiche e abbandonate un sistema policentrico e prolifico. Per le giornate di luglio sono state create delle nuove guide disponibili al pubblico che conducono ad esempi costruiti e visitabili, da singoli edifici fino ai nuovi quartieri come Sluseholmen, un insieme di abitazioni a diretto contatto con l’acqua costruite su isole artificiali collegate con piccoli ponti, o Ørestad, un “parco giochi” per star dell’architettura, tra cui il più rappresentativo a livello internazionale è Bjarke Ingels (BIG).

Ogni tre anni, la città designata come Capitale mondiale dell’Architettura diventa un forum globale in prima linea nelle discussioni sulle questioni architettoniche e di pianificazione urbana contemporanea.

Dal 18 al 22 luglio 2021, Rio de Janeiro, designata in realtà per il 2020, in piena pandemia, ha ospitato online il Congresso mondiale degli Architetti. Dopo Copenaghen nel 2023, Barcellona e Pechino sono le due contendenti che si giocheranno il titolo di Capitale Mondiale dell’Architettura nel 2026 così da ospitare il prossimo Congresso Mondiale sul tema. La decisione ufficiale verrà presa entro la fine dell’anno, aggiunge infine la nota ufficiale Unesco.