Sono scaduti ieri i termini per chiedere alla Camera di Commercio dell’Aquila un contributo per l’acquisto di mascherine a fondo perduto. Essì perché mentre le Camere di Chieti-Pescara e Teramo fanno bandi per prestiti agevolati, nel capoluogo di Regione, li facciamo per le mascherine.
Sono già 34 gli enti camerali che hanno adottato provvedimenti per favorire la liquidità delle piccole imprese: tra questi ci sono molti interventi che, attraverso il bando tipo realizzato da Unioncamere, permettono agli imprenditori in difficoltà di richiedere alla propria Camera contributi a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse dei finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari. Il provvedimento, scrive Unioncamere, ha previsto la possibilità per le Camere di commercio di realizzare specifici interventi per contrastare le difficoltà finanziarie delle pmi e facilitare l’accesso al credito.
L’Aquila, con il presidente Lorenzo Santilli, non c’è.
La Camera di Commercio Chieti-Pescara ha previsto uno stanziamento complessivo, per il biennio 2020/2021, di 5,5 milioni di euro di cui tre milioni subito, disponibili a fondo perduto, erogati in 15 giorni per abbattere gli interessi sui finanziamenti previsti dal Decreto Cura Italia. L’entità del contributo copre il 100% degli interessi e dei costi corrisposti per prestiti fino a 25mila euro, il 70% per prestiti dai 25mila ai 100mila euro, fino ad un massimo di tremila euro per impresa. Ed ancora contributi per adottare dispositivi di sicurezza per prevenire la diffusione del corona virus negli ambienti di lavoro e favorire la digitalizzazione dei processi aziendali. Domande da maggio, per quelle sulla digitalizzazione dei processi aziendali dal 4 giugno.
Anche la Giunta camerale di Teramo ha approvato un primo intervento d’urgenza per fornire un immediato aiuto alle micro e piccole imprese della provincia. Il bando prevede un abbattimento dei tassi di interesse pari a 3 punti percentuali per prestiti di importo massimo sino a 15mila euro per liquidità aziendale, con un periodo di preammortamento di 6 mesi e durata massima del finanziamento di 60 mesi.
Non so se sia tanto o poco, ma all’Aquila non c’è neanche questo, o meglio l’attenzione del presidente Lorenzo Santilli si è concentrata sulle mascherine evidentemente più importanti della liquidità, nel silenzio imbarazzante del Consiglio camerale e di quanti, non tutti, fanno a passa oggi che viene domani in attesa del posto che gli toccherebbe nella presunta fusione con Teramo, quel pezzo di città del tutto assente nel sostegno economico alla ripresa, presentissimo invece, dietro le quinte, a stabilire incarichi e successioni. Tremendo.