Sul particolare combustibile CSS, Combustibile Solido Secondario, che la nuova proprietà CementirSacci brucerà nel cementificio di Cagnano, si muovono gli interessati per salvaguardare la sicurezza dei luoghi e la salute delle comunità. Una mozione già approvata dai Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno ed oggi anche dal capoluogo, impegna i territori a farsi promotori e parti attive nei controlli che la Regione Abruzzo dovrà garantire, ed anzi con tre emendamenti, l’uno a firma di Masciocco, Articolo uno-Mdp, e gli altri due de Il Passo possibile, si è deciso che il controllo sarà costante da parte del tavolo regionale, mentre sarà proposto un piano di sorveglianza per le balle di CSS in entrata, per verificare che non abbiano componenti tossici e pericolosi, di cui si riferirà semestralmente in terza commissione. Da quanto emerso questi controlli li fa lo stesso consorzio che fornisce le balle, di cui fanno parte la Deco spa ed aziende campane, siciliane e calabresi. Anche se Cagnano tiene a mantenere i posti di lavori, altri sindaci premono per la salute delle persone, visto l’inquinamento di un sito comunque insalubre da sempre, come ha spiegato Carlo Agostinone dell’Arta, per cui non è mai stata fatta un’indagine epidemiologica sul territorio, una VIS, Valutazione Impatto Sanitario, che pure Sandro Gizzi, responsabile Asl per l’igiene ambientale, ha consigliato ai Sindaci perché se ne facciano carico. Il decreto Clini non vede il CSS come rifiuto ma come combustibile, il sito è sottoposto ad AIA, Autorizzazione Integrativa Ambientale anche per il 2018, mentre, sempre secondo la normativa, le nuove autorizzazioni chieste dalla CementirSacci nel 2013 e la volontà di bruciare CSS non comportano un sostanziale cambiamento delle tipologie inquinanti, quindi l’impianto, siccome già esistente, non è soggetto ad ulteriore VIA. D’altra parte il Comitato Aterno Aria teme le emissioni dei metalli pesanti e le conseguenze che potrebbero portare sui lavoratori e le case limitrofe. L’inquinamento può raggiungere anche territori a 20 chilometri e già da tempo avrebbero dovuto essere fatti questi approfondimenti, essendo il cementificio attivo dagli anni trenta. L’impianto comincerà a bruciare CSS da marzo.