60 immobili comunali e tutti i percorsi pubblici dell’area di interesse del Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, prevalentemente localizzati in centro storico, sono stati rilevati nell’ambito di una fase ricognitiva volta a individuare criticità e ostacoli che impediscono la loro piena fruizione. Sulla base delle rilevazioni effettuate, verificate con la partecipazione delle associazioni dei disabili attraverso un questionario on line proposto dal Comune, il Peba disegna un quadro degli interventi di rimozione o mitigazione degli ostacoli che impediscono il completo utilizzo dei luoghi da parte dell’intera comunità, favorisce una loro corretta programmazione e contribuisce ad evitare di creare nuove barriere.
Un salto di qualità per una città più moderna, più inclusiva, più giusta.
Con queste parole il sindaco, Pierluigi Biondi, e il vice sindaco con delega alla Ricostruzione dei Beni pubblici, Raffaele Daniele, hanno presentato questa mattina il primo Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) della città dell’Aquila, illustrato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Pierluigi De Bernardinis, prorettore con delega all’Edilizia e direttore dipartimento Diceaa dell’Università degli Studi dell’Aquila, Ramses Iannucci, docente dell’Istituto d’istruzione superiore “Da Vinci Colecchi”, rappresentanti delle associazioni disabili, il dirigente Ricostruzione pubblica e Disability manager, Vincenzo Tarquini, la rup dell’intervento, Chiara Santoro, la responsabile dell’Ufficio disability manager, Alessia Venta, e Luca Marzi che ha redatto il documento su cui, dopo l’approvazione in Giunta, dovrà esprimersi il Consiglio comunale.
E’ stato fatto un lavoro molto complesso, hanno spiegato Biondi e Daniele, frutto di una programmazione che già agli inizi del primo mandato ci vide costituire l’ufficio del Disability manager, fino ad allora sconosciuto all’ente comunale. Il Peba è uno strumento di supporto alla programmazione degli interventi su edifici e spazi pubblici, di indirizzo e regolamentazione delle soluzioni tecniche da adottare secondo i canoni dell’universal design per promuovere una cultura progettuale basata sull’inclusione.
Il Piano interviene su ciò che già c’è ma, soprattutto, volge lo sguardo al futuro. A tal proposito abbiamo stipulato due convenzioni con l’Università, finanziando due borse di studio per tesi di dottorato sui temi dell’inclusione e dell’universal design, e con l’Istituto Da Vinci-Colecchi, promuovendo l’attivazione di un Pcto – Percorso trasversale per l’orientamento nell’ambito del programma scuola lavoro – per lo svolgimento di alcuni rilievi sul campo, allo scopo di sensibilizzare e formare cittadini e tecnici del futuro e favorire la cultura della progettazione universale su cui nel 2019 abbiamo promosso un corso di formazione in collaborazione gli ordini professionali.
In un giorno così importante per L’Aquila il nostro affettuoso pensiero va al compianto Adriano Perrotti, paladino di battaglie per diffondere la cultura dell’accessibilità. Gli siamo grati così come ringraziamo quanti hanno contribuito alla redazione di questo importante strumento, dalle associazioni per persone con disabilità che hanno fornito il loro contributo al gruppo di lavoro, composto da dirigenti, funzionari e tecnici comunali e della società Abruzzo Progetti che ha collaborato con il nostro ente che hanno lavorato incessantemente, nonostante le difficoltà legate alla pandemia degli ultimi due anni, per dare a questa terra un’opportunità di crescita e sviluppo, culturale ancor prima che urbanistico e architettonico.