La distanza siderale con il territorio, il manager della Asl aquilana Roberto Testa, l’ha marcata col fuoco dalla metà di ottobre, quando in piena pandemia, quando avevamo capito che presto avremmo contato di nuovo i nostri morti e che il sistema non avrebbe retto, lui, Testa, dichiarò ufficialmente che avrebbe voluto inaugurare il Delta 7 in grande stile.
Che i reparti appena realizzati avrebbero meritato un’inaugurazione in grande stile, ma purtroppo l’attuale situazione non ce lo consente, dichiaró.
Una sensibilità profonda, quella del manager Testa, che si affrettò a ringraziare la politica regionale per aver finanziato la chiusura di un cantiere aperto fin dal post sisma, dimenticando tutti i sanitari ospedalieri e di base, a lavorare 12 ore al giorno per la sanità che lui dirige.
Testa non regge le critiche, non vuole nè polemiche nè verità, ne va dell’immagine aziendale, è così passato alle querele per diffamazione.
Nella Provincia dell’Aquila abbiamo avuto oltre 217 morti, intorno a 90 nell’area del capoluogo: lo sa il manager Testa?
Sono dati di qualche giorno fa strappati a spizzichi e bocconi dove si può, dove si riesce, per pura cortesia, come quella del sindaco Biondi che attraverso il Servizio Prevenzione della Asl li diffonde, perché continuiamo ad andare a ‘recchia.
Così come andiamo a ‘recchia sulla quantità giornaliera di tamponi effettuati, sull’Rt del territorio e della città dell’Aquila, sulla velocità di risposta ai tamponi e sulle famiglie inchiodate a casa ostaggio di tanta inefficienza, sul numero esiguo di amministrativi che dovrebbero tracciare, anzi avrebbero dovuto perché il sistema è saltato ed invece di preoccuparsi, Testa, del contagio ancora troppo alto in Provincia e nel capoluogo, dei morti in ambulanza in attesa di cure, dei posti sistemati in chiesa perché non disponibili nel presidio ospedaliero di un capoluogo di Regione e della riuscita dello screening di massa, di cui non sa, ma che sa dello screening?, se potrà garantire il tracciamento, va in tribunale.
Testa ha tempo di andare in tribunale per la sua onorabilità, senza chiedersi se la sua capacità gestionale sia la migliore che il territorio potesse desiderare. Intanto continuiamo a non sapere, a non essere informati, a non ricevere dati, ad illuderci, un giorno di questi, di trovare il sito ufficiale della Asl aggiornato, perché ad aprirlo c’è solo da richiuderlo in fretta, tanto è inadeguato già in una condizione normale, figurarsi in un momento così tragico, e la cosa più surreale è che il manager Roberto Testa non se n’è ancora reso conto e chi sa se se ne accorgerà mai.