La presenza di numerosi aquilani nell’assise di governo regionale deve avere necessariamente e rapidamente ripercussioni sul nostro territorio. Mi riferisco in particolare a quelle azioni politiche e amministrative portate avanti dalla precedente legislatura e che sono ancora in attesa di arrivare a compimento, pur con gli strumenti già accordati, rileva in una nota Pierpaolo Pietrucci.
Il comprensorio di Campotosto, per esempio, cruciale per posizione geografica di un’area piuttosto vasta, è ancora in attesa che vengano implementati sia il Protocollo di intesa per la sua riqualificazione e il suo sviluppo turistico, sia la sua ricostruzione materiale e sociale.
Nel primo caso si tratta di un documento, siglato da Regione Abruzzo, Provincia, Enel, Parco Nazionale Gran Sasso Laga e i Comuni dell’Aquila, Campotosto, Capitignano e Montereale, in cui si stabiliscono i parametri di intervento e di competenza per il sostegno e la riqualificazione economica dell’area.
Inutile dire quanto sia diventato importante dopo gli eventi sismici del gennaio 2017, soprattutto oggi, dopo che la fase di emergenza si è conclusa, almeno temporalmente.
Il secondo progetto, forse ancora più importante, riguarda la ricostruzione materiale del Comune, attraverso pratiche di urbanizzazione partecipata.
L’Università delle Marche e il Politecnico di Milano, con il sostegno dichiarato di un rinomato studio di architettura riconosciuto anche a livello internazionale e della Triennale di Milano, hanno proposto ai cittadini di partecipare direttamente alla ricostruzione del loro Comune, interagendo con tecnici e professionisti per calibrare i propri spazi vitali secondo le proprie esigenze e le proprie pratiche di vita.
Regione Abruzzo, grazie a numerosi tavoli di lavoro da me gestiti insieme a Giovanni Lolli e al Sindaco Cannavicci, e con la condivisione di tutta la popolazione, ha preso l’impegno di sostenere economicamente la fase di avvio del progetto, depositato anche presso i vertici Enel, a seguito dell’interesse dichiarato dell’azienda. Il comprensorio di Campotosto rappresenterebbe così uno straordinario progetto pilota per tutta l’Italia centrale.
Mi chiedo chi si stia occupando, in Regione, di questi due progetti vitali per il territorio e che fine abbiano fatto le prese in carico elettorali di sostegno alle economie delle aree interne.
In considerazione del fatto che la politica e le buone prassi amministrative si possano e si debbano praticare anche senza posizioni istituzionali, credo necessario oggi riportare con forza l’attenzione su quanto avviato per il nostro delicato territorio negli anni passati.
L’occasione per dimostrare che i programmi elettorali non sono solo vuoti proclami.
Ora è necessario attuarli.