Sono stati pubblicati dall’Arta i referti relativi ad alcuni dei campionamenti avvenuti presso il Gran Sasso e altri punti nel teramano i giorni 4, 5, 8 e 9 maggio e confermano la presenza di toluene, etilbenzene e xilene in vari campioni raccolti presso le captazioni del Gran Sasso e di un fontanino a Fano a Corno. I campioni di quei giorni avevano la conformità per odore e sapore. Così in una nota, il Forum H20. Nei referti dell’8 maggio, non conformi per sapore e odore sia ai Laboratori, con quell’acqua in quel momento a scarico, sia all’uscita delle gallerie autostradali, con l’acqua in quel momento in distribuzione, nonché presso il primo fontanino a Fano a Corno, non si rilevano praticamente anomalie nelle concentrazioni nelle sostanze cercate. Il toluene è presente in tracce solo a Fano a Corno. Facciamo notare, insiste il Forum, che le sostanze sono migliaia e la ricerca è limitata ad alcune decine di queste, mentre la Asl ha posto le restrizioni del caso per le due non conformità rilevate. Da quanto abbiamo capito un campione, non sappiamo di quale giorno e di quale punto di campionamento, è stato inviato all’Università di Padova per ulteriori approfondimenti. Nei referti dell’8 maggio relativi ad altri punti di campionamento presso le sorgenti Ruzzo, Fossaceca e fontanino ai Prati, vi sono state diverse non conformità per batteri coliformi, con i parametri odore e sapore accettabili. Per l’8 maggio non sono stati ancora pubblicati i referti relativi ai controlli lungo la rete di distribuzione nel teramano. Per quanto riguarda il 9 maggio nessuna anomalia all’uscita delle gallerie del Gran Sasso, solo tracce minime di toluene a Fano a Corno, compatibili a nostro avviso, con la coda del fenomeno del 4 e 5 maggio. Un’ulteriore conferma della vulnerabilità, in caso di criticità, dell’intero sistema. Per il 9 maggio non è stato pubblicato alcun referto delle acque in uscita dai Laboratori, mentre solo il 10 maggio, è pervenuta una lettera della provincia di Teramo inviata ai Laboratori del Gran Sasso e a diversi enti in cui, a seguito del nostro esposto del 6 aprile, si chiedono spiegazioni all’Infn circa i fatti accaduti tra l’agosto e il dicembre scorsi, ma solo dopo la nuova inchiesta aperta dalla magistratura.