03 Set 14

Abusi e costa, costruiremo ovunque

I balneatori della costa Adriatica da Martinsicuro a Vasto sono in ginocchio, l’ultima perturbazione gli ha procurato danni per due milioni di euro, chiederanno alla Regione Abruzzo lo stato di calamità, il mare gli ha invaso fino alla terza fila di ombrelloni, li hanno tolti in fretta e furia temono che tra qualche anno non potranno lavorare più, ma si continua a costruire. Ad insediare, ad abusare ad occupare ogni più piccolo spazio da vendere ai turisti, senza mettere mano ai depuratori, fermi alla capacità insediativa di cinquant’anni fa. Si vive di proroghe, finché faranno il tutto esaurito, finché se la caveranno con qualche gastroenterite in più, risolvibile in un po’ di giorni tireranno la corda finché non si struccherà. Anche perché se l’uomo continua a spingersi sfidando la natura ed i cambiamenti climatici, la natura non potrà che reagire con catastrofi sempre più terribili, e il mare, si riprenderà presto quello che gli spetta e non basterà più, come sollecitava un concessionario oggi, potenziare la barriera a pochi metri dal bagnasciuga. Non è più sufficiente, gli effetti dei cambiamenti climatici cominciano a vedersi e il futuro non promette niente di buono, e c’è molto poco da sperare, se la Regione Campania vara una legge, come fatto recentissimamente, con cui sblocca le vecchie pratiche dei condoni, consente l’edificazione nelle zone costiere a rischio e sottoposte finora a vincolo, come quella amalfitana, mentre intorno al Vesuvio si potranno praticare incrementi volumetrici, purché si punti al risparmio energetico e alla stabilità antisismica. In sostanza se il vincolo a non costruire non era proprio pieno si potrà andare tranquillamente in sanatoria, un qualcosa di allucinante che dovrebbe trovare posto anche nel decreto Renzi, lo sblocca Italia, che riduce al minimo perfino i pareri ambientali delle Sovrintendenze limitati ai luoghi in cui l’inedificabilità è totale. L’Italia è un Paese geograficamente stretto, lo stivale sarà sempre più stringato ma tutto diventa possibile, la Campania sarà presto imitata e alle prossime catastrofi, ai futuri dissesti, alle stragi e alle morti sempre più frequenti causate da dissesti ed abusi, non ci si potrà indignare più.