Un atto di totale sfiducia quello con cui stamattina in Consiglio comunale all’Aquila, il capogruppo di Forza Italia, Roberto Silveri jr, ha proposto il ritiro della delibera con l’aggiornamento del Documento di programmazione 2018/2020 e con il nuovo atto per il triennio 2019/2021 perché su quest’ultimo non si ci capisce nulla. Ed ha ragione perché sono ottocento e passa pagine da cui non si comprende se si investirà più sulla sicurezza che sulle politiche per il cittadino; sul recupero dei tributi (da parte di chi?) e pressione fiscale piuttosto che sulla raccolta differenziata da portare al 65% (siamo al 35% e nel DUP non si capisce come incrementarla), sul patrimonio e valorizzazione piuttosto che sulla razionalizzazione della spesa pubblica; sui tempi certi e qualità della ricostruzione privata e/o sul decoro urbano (atteso dai più che non reggono più il degrado); sulla task force per ricostruire le scuole ed altri lavori pubblici o sul Gran Sasso, tanto per dire l’ultima che sta a cuore dei più. Ecco Silveri jr ha detto alla sua assessora, Annalisa Di Stefano, che non si ci capisce nulla. Il Documento sarà riproposto a data da destinarsi e speriamo tutti che in quell’occasione diventi leggibile ad ogni singolo cittadino. In più, Silveri jr, ma non è il solo perché il cambio di rotta lo ha già chiesto il capogruppo, FdI, Giorgio De Matteis, insiste, anzi insistono, vogliono sapere con chi è stato deciso l’emendamento di Biondi, per aggiornare il precedente Documento di programmazione da 66milioni e 612 euro circa. Di fatto è il frutto, per lo più, di un riaccertamento di bilancio con conseguente reimputazione dei residui, 63milioni circa, negli stessi capitoli d’origine, altrimenti, se fosse vero che parecchi di quei milioni li avesse intercettati l’assessorato della Mannetti, dirottando le somme dalle destinazioni iniziali, sarebbe un atto contro legge. Gli ulteriori tre milioni sono nell’assestamento votato qualche giorno fa. E’ quindi un gioco pre elettorale al massacro, è un gioco dove Forza Italia spinge perché pare proprio non toccare palla, ed è un gioco tra le stesse forze di partito del sindaco Biondi che chiedono maggior attenzione, con i salviniani, compatti, alla finestra, ed il resto dei civici che cerca di dare l’impressione di aver capito. L’opposizione non esiste, qualcuno pare ammorbidito ed è per questo sotto stretta osservazione, per una velocissima mattinata istituzionale da dimenticare.