09 Mag 18

Ricostruzione pubblica, sempre là

La Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri vuole dare un nuovo impulso alla ricostruzione pubblica, per cui con la legge 125/2015, si dovranno fare dei piani annuali che dovranno essere rispettati, altrimenti le risorse saranno riprogrammate e riorientate nel caso in cui si verifichino dei ritardi maggiori ai sei mesi nell’avvio della realizzazione.
Sono quindi nuovi cronoprogrammi ben definiti e verificabili, anche nelle responsabilità, per cui se non saranno portati a termine, i fondi potrebbero sfuggire di mano. 
Sono stati approvati dal Cipe i primi piani annuali, rispettivamente per ogni soggetto attuatore e assegnate risorse per oltre 200 interventi e investimenti complessivi per oltre 220 milioni di euro, spiega la Struttura di Missione nel sito ufficiale.
All’Aquila abbiamo, per gli edifici scolastici ed universitari:
Liceo classico “D. Cotugno”; scuola media “G. Carducci”; scuola materna ed elementare viale Giovanni XXIII; Campus Universitario Ospedale San Salvatore vecchio nucleo e Palazzo Carli.
Per il patrimonio culturale ed istituzionale:
Completamento chiesa delle Anime Sante e Teatro Comunale; il complesso di Santa Maria dei Raccomandati ed il  Conservatorio “A. Casella”.
E per finire, citiamo sempre l’elenco ufficiale, per l’edilizia popolare, il complesso di via Amiternum.
E’ tanto o è poco non lo possiamo dire, l’unica cosa che preoccupa è che dovranno essere impostati dei ragionamenti, abbozzato uno straccio di pianificazione, per quel che riguarda le scuole e per quello che sarà la città: ci saranno delle strategie per cui sono stati impostati questi piani annuali no? Dei tavoli concertativi neanche? Appesi così non si può più stare.