Prima edizione del Mercato europeo ambulante all’Aquila il 18, 19 e 20 maggio prossimi, dalle 9 alle 24, in Piazza Duomo e lungo Corso Vittorio Emanuele II.
80 espositori da tutt’Europa che esporranno merci e prodotti di qualità, dalla paella spagnola ai bretzel tedeschi, dolci arabi, lavanda dalla Provenza e fiori dall’Olanda, profumi dalla Francia, birra belga e ceca nel capoluogo d’Abruzzo pronto a contaminarsi, con una tradizione ambulante di oltre ottocento anni. E’ questa la nostra vocazione oppure è il turismo?
Sui social Luigi Faccia di Save Gran Sasso denuncia in queste ore la più totale assenza amministrativa per la tappa d’arrivo del Giro d’Italia, sul Gran Sasso il 13 maggio, che ci coglierà del tutto impreparati e l’albergo di Campo Imperatore non è stato neanche ritinteggiato per l’occasione, quando al contrario Penne e Roccaraso, si sono già tinte di rosa. E’ questo il nostro rilancio oppure la cultura ed il patrimonio?
28 Paesi europei partecipano all’Anno europeo del Patrimonio culturale, 317 eventi organizzati in Italia sui 7.840 europei, ma l’Abruzzo è praticamente assente ed è assente L’Aquila. Sono eventi in cui si promuove la propria terra, le proprie radici e la propria cultura, ruotando intorno a tantissime tematiche interessanti come l’Architettura ed il Design, l’Arte, Cibo ed enogastronomia, Cinema, Digitale, Economia e società, Fotografia, Libri e Letteratura, Moda e Costume, Monumenti e Paesaggio, Musei e Mostre, Ricerca, Scienze e Tecnologie, Spettacolo, Sport, Storia ed Archeologia, Tradizioni ed Artigianato. Noi, in Abruzzo, noi cantiere più grande d’Europa con le Sovrintendenze, l’Università ed il Gssi, i nostri archivi e la nostra storia non siamo riusciti a fare nulla di più dei sei eventi in Agenda al Ministero dei Beni Culturali.
Nell’aquilano solo il Festival della Piana del Cavaliere (nella foto) nella Marsica.
Non abbiamo vocazioni, siamo solo un’immensa sagra di paese animata da una banda di scordati.