Oggi per la prima volta è stata accesa un’intera rete 5G che ha permesso di vedere uno streaming a 2,3 Gbit/S al Centro di innovazione e ricerca di ZTE, inaugurato all’Aquila. Una struttura di mille metri quadri unica nel Tecnopolo d’Abruzzo, che vedrà esperti e scienziati italiani e cinesi lavorare per una serie di progetti di innovazione nei prossimi anni che coinvolgeranno università, imprese, start up e operatori di telecomunicazioni. Da capire come reagirà la cultura aquilana. Per la rettrice Paola Inverardi, l’Università è partner del progetto, dall’alto non calerà nulla ha ripetuto in un recente confronto pubblico ZTE ha detto intanto vediamo come va e nel caso investiremo. Per i ricercatori del Gran Sasso Science Institute, GSSI, il 5G è una sfida importante e L’Aquila, tra le cinque città dove si sperimenta la connessione super avanzata, dovrà essere all’altezza. In pochi sanno che al GSSI simulano terremoti su piattaforma web per capire come si propagano, e produrre mappe conoscitive in un approccio trasparente e condiviso con gli utenti. Ad ogni singolo edificio ristrutturato corrisponderà, con l’open data sulla ricostruzione, la reazione in caso di un evento sismico. E poi droni per mappature in 3D per sapere come il ricostruito evolverà in termini di sicurezza sismica. Ed ancora il monitoraggio ambientale che vorrebbero sviluppare con una rete di sensori distribuita sul territorio per la qualità dell’aria. Pensano ad una rete di accessibilità e di vivibilità per la città per capire dove andare a correre ad esempio, se in quel sito posso essere allergico a qualcosa e per monitorare il traffico, fornire agli studenti orari dei bus, gestire un’emergenza in caso di catastrofi, restituendo siti che consentano alle persone di usufruirne concretamente. E’ un inizio di smart city. Penso ad alcune persone che lasciarono Intecs spa già qualche anno fa, proprio perché intuirono l’incapacità ad investire in innovazione. Intecs spa ha infatti chiuso. Le opportunità vanno colte al volo, ma la gran parte dei cittadini aquilani non sa neanche di che stiamo parlando.