Stamattina si è parlato di ricerca. Nel trentennale della fondazione dei Laboratori nazionali di fisica nucleare, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Dall’eccellenza dei Laboratori che svolgono un ruolo di selezione importante di tanti ricercatori di alta qualità nel nostro Paese; formano tanti giovani studiosi e questa è una ricchezza che consente al nostro Paese di guardare al futuro non soltanto senza essere escluso ma partecipando alle frontiere dell’innovazione, della conoscenza e dell’applicazione delle ricerche, ha detto il presidente in un passaggio del suo discorso in una collaborazione costante tra Istituto, laboratori ed aziende di alta tecnologia. La scienza e la cultura costituiscono una realtà indivisibile, ma questo versante della scienza, per una persona come me di studi umanistici, ha particolare fascino perché ci si ritrova sulla frontiera della conoscenza del mondo e della sua storia, dell’universo e della sua storia. I passi avanti che si fanno costituiscono un arricchimento per tutta l’umanità, ed è elemento di orgoglio per tutti gli italiani. Alla disoccupazione. Proprio in questi giorni, ha detto il Sindaco Biondi a Mattarella sessantacinque ricercatori dell’azienda Intecs, settore ad alta tecnologia, hanno perso il posto di lavoro. Senza lavoro e senza investimenti, senza sostegno economico da parte dello Stato siamo destinati all’impoverimento. E poi la questione del metanodotto Snam e del caro pedaggi. La prima è un’opera ad altissimo impatto che attraverserà in buona parte il nostro territorio, ad alta vulnerabilità sismica, con centinaia di faglie attive in grado di generare eventi tellurici a pochi anni da quello del 2009. La seconda riguarda l’indiscriminato e inconcepibile aumento dei pedaggi per l’A24 e A25. Costi di percorrenza troppo elevati scoraggerebbero investimenti. Caro Presidente, l’Abruzzo e il suo capoluogo, L’Aquila, stanno recuperando con testardaggine e intelligenza, abbiamo bisogno di attenzione e sostegno, in termini di programmi e di investimenti, solo così saremo cuore dell’Italia attivo e pulsante, ha concluso Biondi.