Una strada vale più di Amiternum, il sito archeologico più significativo della nostra storia? Scrive in una nota Maria Rita Acone, presidente Archeoclub L’Aquila.
Dobbiamo denunciare l’ennesimo attacco ad una grande area archeologica, quella di Amiternum, che invece andrebbe apprezzata e difesa con più forza e determinazione. Al contrario continua l’iter del progetto per costruire una strada parallela alla Statale 80, che duplica una viabilità già presente, che transiterebbe a poca distanza dal teatro romano e dalle altre emergenze archeologiche, come già denunciato dalla sede locale di Italia Nostra. Peraltro l’area interessata ricade tra quelle classificate nel Piano Regionale Paesistico come A1, a conservazione integrale.
Il progetto nasce nel 2009, inserito nel Programma Urgente […] post sisma per la viabilità, approvato in Conferenza dei servizi dal commissario delegato alla ricostruzione a seguito di una determinazione dell’allora commissario Guido Bertolaso, ma oggi, a quasi nove anni dal sisma, di tale necessità e urgenza non si comprende il senso e l’utilità per la comunità.
Ancora una volta, nella valle dell’Aterno, una colata di cemento ed asfalto distruggerà un Paesaggio stratificato da millenni di storia che non comprende solo l’area archeologica di epoca romana, ma anche il colle di San Vittorino con il suo castello e le opere agrarie così ben armonizzate con la natura circostante.
Al posto di nuove superflue strade, si potrebbe realizzare ad Amiternum un parco archeologico da vivere in modo unitario e come fulcro per attività archeologiche attrattive per tanti giovani studiosi e come esempio di integrazione con l’ambiente naturale circostante, ricco di elementi di grande bellezza che rendono unico questo sito. Nei fatti si va ancora avanti con il consumo del suolo è per questo che Archeoclub L’Aquila chiede a tutti di fermare questo ennesimo affronto alla nostra ricchezza storica, archeologica e paesaggistica e quindi anche al potenziale economico di ripresa.