Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, con l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, ha presentato un progetto per rilanciare e modernizzare le biblioteche comunali. Due nuove biblioteche, orari più lunghi, digitalizzazione più importante, libri gialli gratis su metro e spazi per i videogiochi. E poi potenziare le 26 biblioteche cittadine, le 24 rionali, la Sormani e il Bibliobus, per 22milioni e 300mila euro di investimento, assumere nuovi bibliotecari, più aperture serali fino alle 23, far crescere i prestiti di testi digitali, ebook da regalare sui mezzi pubblici, scaricando gratis su cellulare e tablet gialli ambientati a Milano, grazie alla collaborazione con gli editori Bollati Boringhieri, Garzanti, Guanda, Marcos y Marcos, Meravigli, Mondadori e Mursia e con l’Azienda di trasporto pubblico locale, l’Atm, che diffonderà il codice con cui connettersi. Una nuova biblioteca nel quartiere di Lorenteggio tecnologicamente avanzata ed una a Calvairate, per 9milioni di euro. Ed ancora dati invidiabili con un milione di libri prestati lo scorso anno, quasi 90mila utenti iscritti e circa 30mila libri elettronici consultati su piattaforma, da cui scaricare oltre 7mila titoli in digitale per 14 giorni. Nell’ambito del progetto sono previsti corsi di alfabetizzazione informatica e spazi nelle biblioteche dedicati ai videogiochi. Milano si prepara con energia al prossimo Salone del Libro che si terrà dal 19 al 23 aprile prossimi, a cui seguirà lo storico evento torinese dal 18 al 22 maggio, a cui intende rubare la scena fin dalla scorsa edizione. Non so se riuscirà, Torino è Torino col Salone del Libro più blasonato che abbiamo. Bello però vedere come si muove Milano nel mondo della cultura, in quel mondo dove si investe sempre meno. I dati sull’utenza bibliotecaria sono incoraggianti, la gente legge ed è attenta alle nuove tecnologie, regalare ebook sui mezzi pubblici è un incentivo all’uso di metro e bus. Un percorso intelligente, cui poter mirare anche con le nostre risorse per la ripresa economica post sisma, quell’asse del 4% di cui è soggetto attuatore il Comune dell’Aquila, sempre che gli amministratori ne colgano una vaga opportunità.