E’ in corso un censimento dei centri storici esposti a rischio sismico, della Protezione civile con il Mibact, è in fase avanzata ma non ancora completato, ha detto in un’intervista a Radiouno Camillo Nuti, docente di Tecnica delle costruzioni, all’Università degli Studi Roma Tre. In realtà non c’è un vero censimento dell’antisismicità delle strutture, ha proseguito, c’è quello generale Istat che segna l’età delle costruzioni, ma non il tempo in cui sono state adeguate, su questo si basa il software Gis con cui la Protezione civile simula ciò che è successo appena dopo un sisma, per avere un’idea della portata dell’evento. Sugli ospedali abbiamo la situazione Istat e una banca dati, avevamo fatto una valutazione nel 2000 si potrebbe fare di nuovo adesso, ma è difficilissimo pensare di avere il quadro edificio per edificio, è nella libertà dei singoli intervenire o no, a livello degli edifici pubblici sarebbe più semplice ma non si fa. Le scosse possono indebolire anche le case agibili? Per Nuti la situazione è delicata nelle zone epicentrali, quando ci si allontana è da escludere, salvo i casi di edifici in condizioni non perfette e nel caso di lesioni meglio chiamare un tecnico. Se non ci sono lesioni si può stare tranquilli, l’oscillazione di per sé non provoca un problema finché non crea un problema, perché gli edifici come tutte le cose sono deformabili, hanno una massa, pesano, se qualcuno li muove da sotto loro inevitabilmente si muovono, a lungo andare possono subire delle modifiche. E quanto costerebbe mettere in sicurezza gli edifici? Con costi tra 200 e 400 euro a mq, secondo Antonio Occhiuzzi del Cnr, in Emilia sono riusciti a riportare le costruzioni esistenti ad un grado di sicurezza accettabile, ma per arrivare alle strutture bisogna distruggere finiture, pavimenti, intonaci e piastrelle e poi rifare tutto, la spesa è consistente. Quando si ristruttura casa, invece di ignorare completamente la questione statica, si dovrebbero considerare 200 euro in più a mq. Ma in Italia non c’è legge, che imponga la sicurezza.