Non so quanto possa essere culturalmente pronta, una città come L’Aquila, al lancio di nuove attività economiche al mercato in piazza, ma i costi sono interessanti ed il responsabile storico della categoria, Alberto Capretti, vorrebbe diffondere questo tipo d’imprenditoria tra i giovani. Anche attivando corsi alla Confcommercio. I posti da uno a cento li assegna il Comune. Per 40 metri quadri, dalle 8 alle 14, si pagherebbero 12 euro al giorno, comprensivi di Tari e Canone per l’occupazione di suolo pubblico; ci sono anche spazi più piccoli, da 16 mq. a sei euro, per cominciare ad inventarsi qualcosa potrebbe andare, anche le Tari, la Tariffa sui rifiuti, sale solo per attività legate all’ortofrutta o piante e fiori. Ma comunque. Non si devono sforare i 90 giorni di assenza l’anno, cioè di apertura del bancale, dopo i 90 bisogna portare il certificato medico e si rischia l’autorizzazione. Mentre d’altra parte chi non apre, per quella giornata avrà il suo spazio occupato da un collega. Chi ha ottenuto una concessione dall’amministrazione per 12 anni, può con una convenzione da firmare di anno in anno, pagare solo il 60% dei costi, tra Tari e Cosap. Certo non sono tutte rose e fiori, Capretti ricorda che ci sono i costi per la partita iva e il commercialista ed i giovani, tranne chi ha già un’attività dei genitori alle spalle, faticano a muoversi da soli, per questioni di risorse e di finanziamento che non hanno. Gli incentivi per ripopolare il centro storico di attività produttive interessano anche i mercati all’aperto, un ombrellone 4X3, la base per una semplice apertura, costa sui 400 euro, mentre le brandine tra i 40 ed i 60. Un investimento che potrebbe non spaventare chi ha qualche idea da portare in giro, d’altra parte è sempre più diffusa, la scelta di vendere abiti su camioncini e api spesso per piccola imprenditoria femminile che pure offre molte soddisfazioni, a chi per esempio, realizza abiti, gonne e vestiti da sé oppure li sceglie in maniera innovativa tra le mille fiere italiane del settore. Naturalmente a prezzi contenuti. L’idea potrebbe essere davvero interessante, per i tanti a cui piacerebbe stare in proprio e all’aperto, d’altra parte nei più grandi mercati europei, la scelta è anche culturalmente apprezzata.