L’Aquila vive un paradosso. Riceve da Roma fior di milioni per le mancate entrate e maggiori spese del post sisma e invece di riprendersi continua ad inabissarsi. Mentre Cialente, oltre all’aumento di tasse e tariffe non va. Quando ha bisogno di fare cassa sguinzaglia Vigili urbani in cerca di infrazioni su strada, ogni tanto rispolvera le strisce blu dei parcheggi dopo il sisma, per cui ha avuto somme compensative da Roma, ma nemmeno si preoccupa di qualche striscia bianca in più in centro, per farlo rivivere, la cosa che più lo appassiona è l’aggravio della Tari. La Tariffa sui rifiuti, aumentata del 20% a fine aprile, a fronte di un servizio per cui la differenziata è cresciuta, dal 2014 al 2015, dell’un per cento, più un 30% che dovrebbe stangare entro luglio, perché il Governo ad oggi gli coprirebbe solo i mancati introiti degli anni precedenti al 2016. Dunque gli servono tre milioni di euro da girare all’Asm spa, la partecipata che raccoglie rifiuti, e li prenderà dalle tasche degli aquilani. Non gli frega una beata mazza che anche i cimiteri aquilani traboccano di umido, fiori secchi e bidoni stracolmi per settimane di rifiuti, ma non si cura affatto di pensare a tagliare con i costi di queste società fallimentari, in Asm come in tutte le partecipate, così da rendere servizi migliori ai cittadini, nulla di tutto ciò, lui, sa solo aumentare le tasse. Poteva agire solo sulla Tari e così è. Gli interessa poco che gli obiettivi del contratto di servizio non sono raggiunti, per cui dovrebbe tagliare per esempio i trasferimenti. 14milioni e mezzo di euro l’anno fissi. Quel contratto, proprio sull’igiene urbana e sullo sfalcio dell’erba è del tutto disatteso, l’incuria del cimitero monumentale e dei venti cimiteri delle frazioni aggiungono il resto. L’Aquila, tra le 126 città italiane tra i 50mila e i 200mila abitanti, è al 22mo posto per i maggiori costi per i rifiuti e per l’igiene. Ma continuerà a risalire quella classifica perché il Sindaco ha scelto di strizzare gli aquilani con il 50% in più di tariffa, che i cittadini pagheranno in silenzio come hanno sempre fatto in questi anni.