La lotta alla corruzione è una condizione imprescindibile per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro, sollecitando le imprese a lavorare in modo virtuoso e considerando imprescindibili i valori dell’onestà e della trasparenza, dopo l’ennesimo episodio di corruzione che ha travolto l’Anas e che ogni giorno mina l’onestà dei pubblici uffici. Per il capo dello Stato, la mancanza di trasparenza e di onestà rischia di mettere in seria difficoltà il nostro Paese e le sue prospettive di crescita e rilancio, con queste parole ha richiamato la politica, le istituzioni e le imprese ad un cambio di rotta. Non si può generalizzare, non tutti gli italiani sono corrotti, troppo spesso però, persone inquisite per corruzione, tornano a sedere nei posti di comando della politica che conta e spesso fanno carriera perché è intervenuta la prescrizione e non solo. L’Aquila, con i miliardi di euro che circolano da sette anni ormai per la ricostruzione post sisma, rischia di essere travolta da truffe, corruzione, abusi d’ufficio, pratiche gonfiate, favori e mazzette, non tutti gli aquilani sono corrotti, ma il Sistema L’Aquila c’è. E contro questo sistema, diffuso ormai capillarmente grazie alle norme che hanno consentito amplissimi poteri ai privati, senza il controllo pubblico, non ce la possiamo cavare dicendo che il capoluogo è sano. Sette anni sono tanti, è cambiato il tessuto sociale, e la città di prima non c’è più, è un andamento che sfugge a qualsiasi spiegazione semplicistica. Intanto onestà e trasparenza, lo ha detto anche Mattarella. La trasparenza in questa ricostruzione che macina centinaia di milioni di euro al giorno non esiste, non c’è e si lavora perché ne resti sempre meno così che cali definitivamente l’oscurità, ed un Sindaco che blinda i suoi uffici all’apertura su atti e documenti contribuisce al buio. L’inchiesta per corruzione sul segretario generale dell’ente Carlo Pirozzolo va presa con cautela, ma non prendere le distanze da tanti fatti oscuri, come non le ha prese Cialente, non è un bene per la città, in bilico ogni giorno proprio sull’onestà e la trasparenza.