27 Set 24

Piani di rientro delle Asl, disavanzo da monitorare. Opposizioni contrarie

Le Commissioni Bilancio e Sanità, riunite ancora in seduta congiunta, hanno espresso parere favorevole (voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza) sui Piani di razionalizzazione delle spese sanitarie delle Asl Abruzzesi con alcune osservazioni inviate alla Giunta. Sulla Asl 1, Avezzano-Sulmona-L’Aquila, si prende atto favorevolmente della dichiarazione del direttore generale della Asl dell’Aquila sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  si segnala che il Dipartimento Sanità sul Piano di razionalizzazione dell’Asl dell’Aquila ritiene sottostimata la previsione di disavanzo di 30,8 milioni di euro; nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante, anche alla luce della affermata “aleatorietà di alcune manovre”. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 30,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua), alla luce del dato complessivo dell’ultimo triennio.

Le Commissioni hanno poi espresso parere favorevole con osservazioni sul Piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 2, Lanciano-Vasto-Chieti, si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante del Piano. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 46,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua), alla luce del dato complessivo dell’ultimo triennio.

Ed ancora parere favorevole con osservazioni sul Piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 4 Teramo, si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl di Teramo sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 32,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua).

Ed infine, parere favorevole sul Piano  della Asl 3 Pescara, (con il voto a favore dei commissari di maggioranza e contrario della minoranza) e le seguenti osservazioni, si prende atto favorevolmente della dichiarazione del Direttore generale della Asl sull’assenza di criticità sul conseguimento degli standard sanitari di legge, così come riscontrato dal Dipartimento;  nel prendere atto dell’assenza di una esplicita dichiarazione di sostenibilità del Piano da parte del Dipartimento, come previsto dalla Legge regionale n.9/2024, si raccomanda un monitoraggio continuo e costante. Le Commissioni, infine, suggeriscono alla Giunta regionale di valutare le opportune iniziative nel caso di sforamento superiore al 20% del disavanzo dichiarato di 19,8 milioni di euro e di fornire indirizzi in ordine alla necessità di non superare il 70% di tale somma per il 2025 quale disavanzo (o la diversa percentuale ritenuta congrua).

I Piani presentati sono la conferma che il “modello Abruzzo” della sanità abruzzese, tanto decantato dal centrodestra, non è altro che un modello di inefficienza e pressapochismo, che ha portato le nostre aziende sanitarie ad accumulare un disavanzo di 199 milioni di euro. Come denunciamo da tempo, per coprire almeno una parte di disavanzo,  sono previsti Piani di rientro che prevedono tagli a medicinali e prestazioni, eventuali accorpamenti dei reparti e possibili blocchi del turn-over per gli operatori sanitari. Un programma quindi invotabile in quanto ricadrà direttamente sulla pelle dei cittadini abruzzesi, così i consiglieri di opposizione di PD, M5S, Azione, AVS e Abruzzo Insieme, che compongono il Patto per l’Abruzzo. Stupisce, continuano, il favore della maggioranza su documenti che di fatto smentiscono tutto quanto sostenuto dal centrodestra negli ultimi mesi e mettono nero su bianco il fallimento della Giunta sulla programmazione economica e l’infattibilità di progetti, come la Rete ospedaliera, giudicata a chiare lettere non finanziata da tre Asl su quattro.  Le stesse osservazioni ai Piani di rientro, presentate dalla maggioranza, confermano tutte le nostre rimostranze e palesano un clima di lavoro viziato dalla volontà di scaricare la responsabilità dei fallimenti tra Direzioni Asl, Giunta e dipartimenti. Quanto accaduto è un fallimento che avevamo previsto e denunciato più volte, nonostante la propaganda serrata da parte di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia. Oggi, che le carte sono scoperte, il castello di propaganda costruito dal centrodestra implode su se stesso, con tutti i disagi che questo comporta sul diritto alla salute dei cittadini abruzzesi. Ora è indispensabile che si attui un cambio radicale nella programmazione economica e sanitaria di Regione Abruzzo: sei anni di gestione centrodestra hanno generato danni che ci vorrà grande impegno per risanare, senza spendere male neanche un euro.