Procida, Capitale italiana della Cultura 2022, accoglie da maggio musicisti provenienti dalle isole di tutto il mondo – Taiwan, Mauritius, Isole Salomone, Madagascar, Marshall Islands, Tahiti, Isole Samoa, Australia, Sardegna, Sicilia, Creta – che vivono l’insularità e le sue tensioni come condizione biografica ed esistenziale e, con loro, musicisti continentali che con l’insularità e il suo immaginario amano confrontarsi, facendone oggetto di indagine e fonte di ispirazione, si legge sul sito ufficiale.
Echi delle distanze è una rassegna musicale che si sviluppa tra maggio, giugno, fine agosto e settembre, realizzando un vero e proprio arcipelago di concerti, laboratori e incontri capace di esaltare il tema della Capitale della Cultura – La cultura non isola – attraverso il talento e l’identità di artisti di 11 differenti nazionalità.
Una molteplicità diffusa di proposte musicali e azioni performative, disseminate tra spiagge, giardini, belvedere, moli e piazzette, a favorire pratiche di ascolto ed immersione nel paesaggio sonoro ed un confronto partecipato con la comunità locale; attraverso voci, ritmi e tradizioni delle isole del mondo o incursioni dalla terraferma da parte di avventurosi artisti continentali, sarà l’isola stessa a farsi suono, soggetto e oggetto musicale.
Dal 24 agosto al 1° settembre/officine dei misteri si tiene il workshop con Yuri Landman, artista olandese che fabbrica da sé gli strumenti musicali con materiali di riciclo. In questa occasione mostrerà ai partecipanti la sua tecnica.
Seguirà il concerto, il 1° settembre/cittadella dei misteri, con gli stessi strumenti costruiti insieme durante il laboratorio.
Landamn ha inventato strumenti autocostruiti per band come Sonic Youth, Einstürzende Neubauten e Deus.
Un progetto che coniuga creatività e cultura del recupero e che sarà restituito l’1 settembre in un concerto collettivo finale, con gli altri partecipanti al workshop e lo stesso Landman in una sezione ritmica composta da basso e doppia batteria.
Le prove del concerto si svolgeranno il 31 agosto.
Dal 24 al 31 agosto si potrà lavorare in particolare con Yuri alla costruzione di due boat harps/arpe giganti, realizzate con l’intero telaio di gozzi e barche procidane. Anche le boat harps faranno parte dell’insolita strumentazione del concerto dell’1 settembre.
La partecipazione al workshop è completamente gratuita. Non è obbligatorio essere musicisti, anche se avere passione per la musica e familiarità con uno strumento può rendere più fluido il processo di costruzione e il concerto di restituzione. Sono gradite, nei partecipanti, una certa propensione artistica – potrebbe servire a ‘personalizzare’ lo strumento e l’esperienza laboratoriale stessa – e una spiccata sensibilità per il tema e le pratiche del riutilizzo creativo.