Una Casa Museo per la Perdonanza a Palazzo Bucciarelli, su via Sassa, per promuovere tutto l’anno l’unicità dell’evento patrimonio immateriale dell’Unesco. Uno spazio multimediale per creare connessioni, non solo virtuali, tra patrimonio culturale, comunicazione, inclusività e accessibilità. Il progetto è stato presentato ieri dal sindaco Pierluigi Biondi, dall’assessore al Turismo e alla Promozione dell’immagine della città, Fabrizia Aquilio, dalla soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio per le province dell’Aquila e di Teramo, Cristina Collettini, dai progettisti Giuseppe Cimmino e Fabio Giallonardo, e dai registi Cinzia Th Torrini e Ralph Palka, che hanno realizzato un docufilm della durata di 15 minuti, sulla vita di Celestino V,
Ai fini dell’allestimento della Casa Museo, con particolare riferimento alla sezione multimediale, è emersa la necessità di acquisire un breve filmato documentale sulla figura del santo Papa Celestino V, allo scopo di fornire ai visitatori informazioni adeguate, rese con strumenti comunicativi idonei ed efficaci, sul messaggio e sulla valenza storica e spirituale dell’eremita del Morrone, contestualizzandone al contempo il percorso esistenziale nell’ambito storico, geografico e sociale di appartenenza, spiega la nota informativa.
Accessibilità intesa non solo dal punto di vista fisico, come eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono a molti la fruizione dei musei, ma anche e soprattutto come superamento dell’approccio tradizionale e statico al contesto museale, generando curiosità e spinta motivazionale.
Altra importante finalità è quella di avvicinare un sempre maggior numero di persone alla conoscenza dei valori storici, culturali e identitari legati alla Perdonanza e alla figura di Celestino V, quindi la valenza didattica con approfondimenti in occasione di mostre, laboratori per famiglie, percorsi guidati per visitatori con specifiche esigenze e scolaresche.
L’ideazione prevede una ricostruzione per immagini e voce narrante del periodo storico e della peculiarità che portò alla nomina al soglio pontificio di Pietro dal Morrone, alla sua investitura all’Aquila, nella Basilica che egli fece edificare, della Bolla del perdono e delle vicende successive che ne determinarono la portata rivoluzionaria, aggiunge la nota.
Nello spazio successivo, i visitatori scopriranno i due giorni di celebrazione, del 28 e 29 agosto, per poi partecipare del percorso del fuoco del Morrone, con i borghi toccati lungo il tragitto, le celebrazioni della festa della settimana dal 23 al 29 agosto, e quindi gli abiti e del corteo e i reperti dei codici Celestiniani, custoditi attualmente dalla Curia cittadina.