2 milioni di mc in volume, 4,45 milioni di tonnellate di materiale da scavare, 13mila 921 viaggi di camion all’anno, 8 carichi l’ora per 10 anni di attività, questa la sintesi della stazione Ornitologica Abruzzese, SOA, sul progetto depositato alla Regione Abruzzo per una VIA su una cava a Ofena, in località Collelungo, in provincia dell’Aquila.
Il volume da estrarre è simile a quello della piramide di Cheope, in una zona, rilevano gli attivisti, la conca di Ofena-Capestrano, a forte valenza naturalistica, paesaggistica, turistica ed enologica, con le vigne delle più note imprese abruzzesi. Un’area importante per la ricarica della falda acquifera del Tirino che ora disseta Chieti e Pescara.
L’ennesimo progetto di cava presentato in mancanza, da oltre 40 anni, di un Piano cave regionale.
Non si può continuare a bucare l’Abruzzo reiterando gli errori del passato peggiorandoli. Le cave esistenti nella conca di Ofena, da quelle abbandonate a quelle in attività ormai autorizzate vanno o riqualificate immediatamente oppure progressivamente chiuse. Non si devono autorizzare altri interventi in aree così delicate. Nella conca di Ofena nidificano specie rarissime di passeriformi e di rapaci che subirebbero un impatto negativo da questo ennesimo progetto. Il sito è importante per ricaricare la falda acquifera del fiume Tirino che oggi disseta la val Pescara. Tutto intorno sono nate attività turistiche che fanno trekking, passeggiate, serate a tema in natura o per visitare antichi insediamenti pastorali come le pagliare. Il fiume Tirino è un attrattiva incredibile. A poche centinaia di metri dalla cava ci sono vigne di aziende tra le più importanti del settore vinicolo conosciute in tutto il mondo, alcune delle quali impiantate da pochissimi anni. Le cantine sono meta di visitatori anche dall’estero. Basti pensare alle polveri di un intervento così rilevante che effetto possono fare sulle viti e sui visitatori… O al traffico continuo di camion, con il contorno di emissioni e rumore. Non si può fare del territorio tutto e il suo contrario. Facciamo appello a tutti coloro che hanno a cuore la conca di Ofena-Capestrano per fermare questo progetto, scrive Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese.
Le osservazioni devono essere presentate entro il 21 aprile al Comitato V.I.A. Chiunque, avvisano infine, può depositare opposizioni.