L’Abruzzo è una delle tre Regioni italiane scelte dal Governo, con il Piemonte e l’Emilia Romagna, per lanciare il progetto sperimentale delle ‘Green communities’, cioè comunità locali costituite da territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato tutte le risorse principali di cui dispongono. Previste dalla legge di stabilità del 2016, potranno ora contare su risorse importanti in arrivo grazie al Pnrr che stanzia in particolare 135 milioni di euro per la creazione in Italia di 33 Comunità verdi.
Le prime tre a partire in modo sperimentale, con uno stanziamento di 6milioni di euro, saranno le “Terre del Monviso” in Piemonte, “La montagna del latte” dell’Unione montana dell’Appennino Reggiano in Emilia-Romagna e il “Parco regionale Sirente Velino” in Abruzzo.
I tre progetti pilota sono stati annunciati questo pomeriggio dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, nel corso di una conferenza stampa a Roma a cui ha preso parte il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme al collega dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.
Siamo soddisfatti e molto orgogliosi che l’Abruzzo, con il Parco regionale del Sirente Velino, sia tra le tre Regioni italiane selezionate e finanziate dal Ministero per gli Affari regionali e le autonomie per attivare i progetti pilota della ‘Green Communities’, è intervenuto Imprudente. Siamo una delle tre realtà che potranno per prime mettere in piedi quello che è un nuovo laboratorio per favorire lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna e di questo ringraziamo anche la ministra Gelmini.
In Abruzzo il progetto punta sulla Green Community legata al Parco Regionale Sirente Velino, una realtà che comprende 22 Comuni del Parco più il Comune di Raiano. Un progetto d’insieme per modernizzare le realtà montane e per mettere in piedi un innovativo processo di valorizzazione turistica che fino ad oggi non c’era mai stato. E’ il primo parco in Italia a mettere in piedi un progetto di questo genere.
Per finanziare le 33 ‘Green Communities’, saranno a messi a disposizione i 135 milioni del Pnrr, che si aggiungono ai 100 milioni di euro per il 2022 previsti dalla legge di bilancio nazionale, che ha rivisto il fondo per la montagna.
Un percorso che è solo all’inizio e che ci permetterà, attraverso le Green communities e le nuove aree interne, di dare una risposta economica per il futuro delle nostre montagne. A settembre il Governo lancerà il bando nazionale su cui candideremo le altre aree, hanno detto il presidente Cirio e il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, piemontesi idonee a ottenere il riconoscimento, che in base ai criteri del Pnrr devono avere almeno l’80% dei comuni montani, oltre a candidare le due che resterebbero fuori come nuove aree interne, in questo modo daremo vita a una programmazione che coinvolge tutte le aree delle nostre vette alpine, nessuna esclusa.
‘Terre del Monviso’ prevede il coinvolgimento del 75% di Comuni montani con la presenza di aree protette. Tra le principali attività un progetto di housing sociale, con un nuovo approccio di abitabilità destagionalizzata; la riqualificazione edilizio-energetica di edifici pubblici; l’implementazione di una comunità energetica locale pubblico-privata e lo sviluppo di un turismo sostenibile che coinvolga tutti i territori rurali della Community.
Un riconoscimento che premia il lavoro di un’intera comunità, per il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha voluto e saputo promuovere l’agroalimentare con la filiera del parmigiano reggiano, ma anche le eccellenze ambientali e paesaggistiche, il turismo e la cultura. Sono convinto che la possibilità di realizzare uno sviluppo di qualità e inclusivo passi proprio dalla capacità di valorizzare i territori appenninici, per contrastare lo spopolamento e dare ai giovani opportunità concrete di vita e di lavoro. Un progetto di sviluppo che potrà partire dal successo di quanto realizzato dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) con l’accordo di programma quadro del 2018 alla base al progetto della ‘Montagna del Latte’. Dando maggiore rilievo e centralità a politiche per la sostenibilità, per la realizzazione delle comunità energetiche e la diffusione delle rinnovabili, la valorizzazione dei servizi ecosistemici, l’affermazione di nuovi modelli di uso e valorizzazione agricola in linea con le sollecitazioni del cambiamento climatico.
I progetti pilota rappresentano best practices a livello nazionale, fortemente rappresentative della volontà del Governo di valorizzare i territori montani e appartenenti alle aree interne, che possano fungere da volano di sviluppo per l’intero Paese, ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, sia per questi che per i successivi progetti, verranno coinvolti Regioni, Province, Comuni, associazioni, cittadini e imprese. La collaborazione interistituzionale è il pilastro dell’intero investimento previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intervento delle ‘Green Communities’ si inserisce nel più ampio quadro strategico e normativo che si sta delineando con il disegno di legge sulla montagna, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, che vede le montagne italiane protagoniste anche nel Pnrr.
L’investimento del Piano nazionale di ripresa e resilienza punta alla nascita di altre 30 Green Communities: comunità locali coordinate e associate tra loro che vogliono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.