A giudicare da come stanno andando le cose nel centro sinistra, le primarie non le vuole nessuno. Anzi sì, è già in corsa da un pezzo Stefania Pezzopane, pronta a contendere il ruolo di sindaco all’avversario in carica Biondi, ma questa sua accelerata, continua a non piacere ai colleghi. Americo Di Benedetto, Il Passo Possibile, ha chiesto ufficialmente di condividere una candidatura terza con tutte le forze progressiste, altrimenti correrà da solo, e niente primarie, troppo divisive. Già qualche giorno fa i civici erano stati dello stesso avviso, Stefano Palumbo, capogruppo dem, è pronto a ragionare con tutti nell’interesse generale, ma Stefania Pezzopane non mollerà.
Di Benedetto, in conferenza stampa con Pierpaolo Pietrucci a sostenerlo, così come consiglieri comunali e del Passo Possibile, Marco Fanfani, non più coi socialisti ma per conto proprio, Enrico Verini e Alfonso D’Alfonso, è stato chiaro, l’unione va trovata intorno a un nome e non intorno a un tavolo, la nostra città ha un profondo bisogno di essere governata e non politicizzata e su questo fronte ha già subíto abbastanza.
Il cerchio si è così stretto intorno a Stefania Pezzopane: non la vuole nessuno come candidato Sindaco? La vogliono in pochi, quei pochi avvelenati che hanno bisogno di svoltare l’incarico per la pagnotta a fine mese? La digeriscono a fatica tutti gli alleati, pronti a lasciare il tavolo alla prima parola storta? Un momento di chiarezza sarebbe necessario prima di tutto in casa Pd: la vecchia guardia fa ombra a chi crede sia arrivato il proprio turno? In molti vogliono aprire e prendere aria di rinnovamento e in pochi restano arroccati con i soliti vecchi nomi pronti ad avere un incarico qualunque?
La parlamentare non sente ragioni e preme per le primarie perché vuole vincere, ha un discreto seguito social, conterebbe sulle persone che la amano infischiandosene del resto e di quanti vogliono altro, ma faticano a rivendicarlo. La strada si fa quindi in salita, c’è chi immagina una chance in più, ad un eventuale ballottaggio con Biondi, se dovessero correre Pezzopane e Di Benedetto, nel frattempo però, non si parla ancora di programmi e prospettive, il centro sinistra naviga avvelenato e inacidito verso la competizione della prossima primavera e lo stallo non aiuterà un elettorato stanco, terremotato e provato da una terribile pandemia ancora in corso.
Di Benedetto sa il fatto suo, hai voglia a fare, in una cornice quasi avanguardista all’Emiciclo e circondato dai suoi, ha lanciato i punti cardine su cui lavorare e che interessano i cittadini, ripassando la palla al tavolo, che dovrebbe a questo punto farsi coraggio e trovare una via d’uscita.