Quattro sale al posto dell’unica pre terremoto e un’ampia offerta culturale in pieno centro storico dell’Aquila. Questi gli elementi principali del progetto di fattibilità economica tecnica ed economica per il recupero del cinema Massimo, approvato dalla giunta comunale.
L’intervento prevede, oltre al completamento del consolidamento degli elementi strutturali esistenti, la ristrutturazione completa della sala storica da 348 posti (280 la platea, 88 la galleria) e la realizzazione di ulteriori tre sale, due per le proiezioni cinematografiche, da 72 posti ciascuna, e una da 64 posti per rappresentazioni teatrali ed altri tipi di spettacoli.
La biglietteria resterà unica e l’ingresso sarà sempre da corso Federico II.
Le sale avranno un’attrezzatura tecnologica e digitale di prim’ordine e le sedie e gli arredi saranno di pregio, spiegano il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore alla Ricostruzione pubblica, Raffaele Daniele. La città potrà disporre di una vera e propria multisala, con più proiezioni e un locale riservato ad altre iniziative. In pratica un vero e proprio contenitore culturale in centro storico, per recuperare uno spazio importantissimo di cui la città ha davvero bisogno, considerando inoltre che il Massimo sarà dotato anche di servizi complementari.
Per la realizzazione del progetto, il Comune, proprietario dell’immobile, ha stanziato 4milioni e 254mila euro, finanziati con le delibere Cipe 48 del 2016 e 24 del 2018.
La giunta ha inoltre approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio che, prima del sisma del 2009, ospitava la direzione didattica “Patini”, in via Venezuela, nel quartiere di Pettino.
La struttura scolastica è stata inserita in altro istituto comprensivo, spiega ancora il vicesindaco Daniele, e pertanto l’edificio sarà destinato ad altri usi. Si recupera comunque uno spazio importante nella periferia più popolosa della città e questo è un aspetto che riteniamo molto significativo. Il progetto prevede la costruzione di uno stabile in legno, della superficie di 160 metri quadrati. Il costo previsto è di 300mila euro, finanziato con la delibera Cipe 24 del 2018.