Nel corteo statico di questa edizione, gli abiti delle Quattro Gran Dame dei Quarti aquilani, realizzati in occasione della 726ma edizione della Perdonanza Celestiniana da Francesca Di Censo, giovane sarta aquilana laureata all’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e membro attivo del gruppo dei Bandierai.
Inoltre monili e orecchini dei Quarti per il gruppo, ideati e disegnati da Carlotta Liberatore, grafica ufficiale dei Bandierai e realizzati in collaborazione con Ugo Mastropietro dell’omonima gioielleria aquilana che ha messo a disposizione il suo laboratorio di oreficeria.
Infine i nuovi Scudi dei Cavalieri dei Quarti di Santa Maria, San Pietro, San Giorgio e San Giovanni, realizzati in legno da Pasquale Liberatore, ex docente di Scultura dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, scultore e artista locale molto apprezzato nel panorama nazionale.
E’ quanto spiega in una nota Luca De Meo, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica, Bandierai dei Quattro Quarti, nata l’8 agosto 2015 dalla passione e dalla volontà di tre ragazzi uniti dalla passione e dall’amore per la propria città, con l’obiettivo di offrire un’occasione di aggregazione e un punto di incontro per ragazzi di ogni età.
L’associazione, scrive De Meo, cura l’aspetto culturale per far conoscere alle nuove generazioni e ai cittadini, la storia e le tradizioni della nostra città, dalla fondazione ai giorni d’oggi, dalle comunità Amiternine e Forconesi, ai borghi e ai 99 castelli fino ad arrivare ai Quarti fondatori, continua il presidente.
Crediamo che l’arte della bandiera sia ottimale per lo sviluppo psicomotorio degli adolescenti, aggiunge, per questo curiamo le nostre attività didattiche con istruttori affiliati all’Acsi, e riconosciuti dal Coni.
Quest’anno, nonostante la pandemia che ha costretto il mondo a fermarsi, i Bandierai dei Quattro Quarti hanno continuato a realizzare progetti per promuovere l’identità, la storia della città e dei Quarti fondatori in linea con il motto che l’associazione ha adottato fin dalla nascita, Per Aspera ad Astra.
Sullo stendardo è raffigurata un’aquila rampante su sfondo nero, circondata dai quattro simboli dei Quarti, spiega ancora, a simboleggiare l’unione e la collaborazione tra le comunità che hanno portato alla resilienza e alla capacità di recupero tra le difficoltà che L’Aquila ha dovuto affrontare e che dovrà ancora affrontare con coraggio e determinazione.
Adulti e bambini insieme nel corteo a voler rafforzare ancor più il legame di amicizia e di socialità che nasce praticando l’arte della bandiera.
Istruttori di bandiera, di tamburo e di chiarina sono sempre disponibili ad insegnare e a divulgare la loro passione. I meno sportivi, conclude De Meo, potranno indossare i vestiti medievali e partecipare ai cortei e alle rievocazioni storiche in cui i Bandierai dei Quattro Quarti sfileranno e si esibiranno. L’associazione invita tutti, giovani e adulti, a iniziare questa bellissima attività contattandoli sulle loro pagine social.