La bocciatura dei nuovi centri commerciali portati dalla Lega, ha punto sul vivo gli attori principali che punterebbero ad una verifica di maggioranza, finita la quale, qualche testa potrebbe cadere. In bilico potremmo avere il vice sindaco Raffaele Daniele? Certamente con i pochi voti dell’Udc, la stessa piccola quota del capogruppo Luciano Bontempo, sta dettando la linea del nuovo Piano commerciale e la cosa potrebbe cominciare a disturbare taluni.
Questa mattina, nella seduta speciale sul commercio nel centro storico, il capogruppo della Lega Francesco De Santis, gli ha puntato il dito contro. Colpevole di non aver trovato la sintesi, proprio tu, gli ha detto, che hai molto più da condividere con l’opposizione che con noi, ed eri lì lì per candidarti con loro. E con lui, sotto tiro, Bontempo e De Matteis che pure insistono sull’urbanistica rappresentando, tuttavia, un pugno di elettori. De Santis se l’è presa con il governo civico, con l’annuncite e con le 15 volte almeno in cui è stato presentato il Piano urbano della mobilità, per poi tornare sul ponte Belvedere e ricordare a tutti che neanche quello è stato fatto. Altro che i grandi architetti, e la delega è sempre di Daniele.
Un Piano commerciale ibrido, che privilegia il centro storico ma non elimina la possibilità di portare la media distribuzione nelle periferie, assolutamente fattibile con il Piano regolatore vigente. Finché non cambiate l’articolo 31 tutto sarà possibile, lo ha sfidato il capogruppo di Articolo uno Giustino Masciocco, le cui parole hanno rianimato lo spirito di Americo Di Benedetto, pronto a ricordare al suo contendente Biondi le cose che avevano promesso di fare. Centomila argomenti trattati tutt’insieme com’al solito, per De Santis, una confusione di cui si è detto stufo, se a distanza di un anno non siamo riusciti neanche a portare fuori dal centro le auto degli operai della ricostruzione. Uno sfogo particolarmente appassionato a cui ha reagito il sindaco Biondi, che a questo punto vuole sapere se la Lega la pensa allo stesso modo.
Un partito, la Lega, con cui vige un patto di non belligeranza per le prossime amministrative di Chieti ed Avezzano che sarebbe meglio non rompere, piuttosto si mettano da parte i vari Udc con De Matteis, quel che resta di Forza Italia & company.
Il malcontento c’è, serpeggia in una maggioranza che non riesce a fare squadra, in un’assise civica che la rappresenta e che è al di sotto del minimo storico, in un passo diverso che avrebbe voluto Pierluigi Biondi se solo avesse avuto un Consiglio più ruggente, capace di esprimere una squadra di governo col pedigree. Ed un’opposizione, ha affondato Silveri jr, pronta a raccogliere le briciole dell’assessore di turno, e chi sa con chi ce l’aveva.
Il rinnovo del Consiglio comunale è dietro l’angolo, Americo Di Benedetto è pronto alla rivalsa con il suo gruppo di fedelissimi, ma alla tornata vorrebbero andare più tonici anche gli esponenti della Lega, e sicuramente i militanti di Fratelli d’Italia, potrebbero voler arrivare altre varianti urbanistiche, questione di democrazia, per Francesco De Santis, a sentire il quale non è certo il centro commerciale L’Aquilone a portare via clienti al centro storico, mentre andrebbe garantita la libera iniziativa perché siamo in democrazia. Questione di punti di vista, nel frattempo però, come ha consigliato il preside Mancini, c’è da pensare alle scuole e a riorganizzare gli spazi perché settembre è alle porte.