L’Aquila si candida a diventare uno dei primi Comuni in Europa al passo con gli standard di trasparenza dettati dall’Ue, grazie alla piattaforma web OpenData L’Aquila.
Un progetto del Gran Sasso Science Institute, GSSI, che da oggi diventa realtà, in virtù dell’accordo quadro firmato questa mattina a Palazzo Fibbioni tra il rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia, e l’assessore ai Rapporti con le istituzioni e alla smart city del Comune capoluogo d’Abruzzo, Carla Mannetti.
Il portale rappresenta un aggiornamento e un potenziamento del sito OpenData Ricostruzione, altro progetto del GSSI che da dicembre 2016 permette la consultazione, per singolo intervento, di tutte le risorse impiegate nel dopo terremoto.
Rispetto a OpenData Ricostruzione, il nuovo OpenData L’Aquila, una cui prima versione sarà disponibile entro novembre 2019, conterrà oltre ai dati della ricostruzione forniti dagli Uffici Speciali Usra e Usrc, anche quelli ottenuti dai ricercatori del Center for Urban Informatics and Modeling del GSSI attraverso il volo di droni, corredati da mappe del rischio idrogeologico, di insolazione del territorio e delle quote altimetriche.
Un programma integrato di simulazione dei terremoti permetterà inoltre di selezionare qualsiasi punto della mappa e di conoscere lo scuotimento locale atteso in quella esatta posizione a seconda della magnitudo del sisma e della faglia da cui si origina.
Il Comune, rivela una nota, metterà a disposizione del GSSI un paniere di dati che riguardano l’ambiente, il commercio, la cultura, l’energia, il settore mobilità e trasporti, la sicurezza, i bilanci, il territorio, il turismo e, per l’appunto, la ricostruzione.
Il GSSI provvederà a rielaborarli e a inserirli nel portale web ai fini del riutilizzo da parte della stessa amministrazione comunale, delle altre istituzioni, degli operatori economici e dei cittadini.
Il tutto, in linea con gli standard europei di trasparenza e accessibilità.
Inoltre, i dati del Comune saranno integrati con quelli dello stesso GSSI e degli altri soggetti pubblici, Governo, Regione, uffici speciali e così via, in modo da fornire un quadro il più completo possibile, e facilmente consultabile, delle informazioni in vari campi.
Per un funzionamento ottimale del progetto, per le verifiche sul suo andamento e per fornire suggerimenti migliorativi, l’accordo quadro prevede l’istituzione di un comitato di indirizzo tecnico/scientifico di cui farà parte, oltre a GSSI e Comune, anche l’Università dell’Aquila.
Siamo sempre stati convinti che il dato sia un bene pubblico, ha osservato il rettore del Gssi, Eugenio Coccia, e la normativa europea e nazionale lo hanno scritto nero su bianco. Con OpenData, L’Aquila raggiungerà due obiettivi: diventare sempre più una città europea e al passo con i tempi, una vera e propria smart city, visto che, per quel che ne sappiamo, nessun comune in Europa finora raggiunge il livello di trasparenza raccomandato come ottimale dall’Unione Europea per le amministrazioni comunali, e soprattutto una città inclusiva, poiché tutti potranno accedere ai dati con facilità e riutilizzarli con altrettanta semplicità.
L’operatività del portale OpenData L’Aquila è prevista per il 30 novembre, anche se, come ha spiegato Roberto Aloisio, docente del GSSI e coordinatore del progetto, presente all’iniziativa di stamani, una prima struttura del web sarà presentata in occasione del Festival della Partecipazione, in programma il 22 e il 23 novembre.