Rivali erano per i latini coloro che condividevano lo stesso fiume.
Sulle sponde del ruscello Italia, in secca da anni, si gioca una delle tante partite diplomatiche tra Usa e Cina.
L’inizio del tour europeo del più fedele dei collaboratori di Trump, il segretario di Stato Mike Pompeo, comincia proprio con la quattro giorni nella penisola.
Una fitta agenda di incontri istituzionali e, a margine, anche una visita a Pacentro, terra natia degli avi della famiglia Pompeo, dove ci scherzano su e progettano lunghi aperitivi al bar in attesa del più illustre dei pacentrani nel mondo, tolta Madonna s’intende.
Per il Dipartimento di Stato l’obiettivo del tour è discutere l’importanza dell’unità transatlantica, insomma come direbbero a Pacentro, di chi si lu fije tu?
Nulla di nuovo se non fosse per quelle false partenze, così le hanno definite.
Le false partenze sono i vari dossier aperti tra Usa e Italia ed Europa.
Quello dei sussidi ad Airbus, il principale rivale dell’americana Boeing, in risposta ai quali gli Usa hanno già annunciato una nuova megaondata di dazi che manderebbe in recessione la già fragile economia italiana.
Sul piatto potrebbe finire proprio la partita del 5G, i ban americani contro le cinesi Huawei e Zte sono ormai operativi e la pressione dell’amministrazione Trump sugli alleati, per allinearsi, è sempre più incalzante.
*di Alessio Ludovici