Dieci anni di Irish café a Pianola, Massimiliano Di Marco e Francesco Scipioni (nella foto), amici e soci, sono pronti per aprire anche in centro storico.
Fine giugno primi di luglio, il posto si chiama Via Verdi, Irish Pub Restaurant.
Un bel posto dove riscoprire la cucina di casa, mangiare bene, ascoltare buona musica, pagare il giusto. E’ la politica di Di Marco e Scipioni da oltre un decennio ormai, i locali sono all’angolo di corso Vittorio Emanuele II verso la via storica del Teatro.
Sei anni fa ancora non iniziavano i lavori ma volevamo quel pezzetto di città, mi spiegano, i Pietrantonj, i proprietari già noti per il vino di Vittorito, conoscevano Francesco per l’attività su via Tempera, non hanno avuto dubbi.
E’ un punto cruciale per L’Aquila, così come l’Irish lo è per Roio, Pianola, Bagno e Sant’Elia, Via Verdi lo sarà per i Quattro Cantoni ed il Teatro Stabile, abbiamo avuto da sempre l’idea di riaprire lì, sarà qualcosa di stabile e duraturo.
Massimiliano e Francesco nel futuro ci credono davvero, il pub è stato un punto di riferimento importante negli anni più duri, calpestare le tavole a pavimento doveva ricordare una casa, come camminare nella propria che in molti abbiamo perso, Via Verdi sarà bello e guarderà al futuro.
Movimentato nel dettaglio dagli architetti Michele Sputore e Pierfrancesco Perletta, ed un logo che richiama l’arpa celtica del pub, ideato da Pierpaolo Ceccarelli, abbiamo scelto maestranze aquilane ed artigiani per la falegnameria che lavorano pezzi antichi e restaurati, divani in stile inglese e le tappezzerie, prese a Centobuchi, per un pub/trattoria dalla cucina semplice, pasta e fagioli, una parmigiana oppure lo spezzatino, quelle cose che non abbiamo più il tempo di fare in casa, spiegano i due soci, e da mezzogiorno a sera, per chi vuole stare in centro storico tutto il giorno e come punto di riferimento del Teatro per una spaghettata anche in tarda notte. Un posto dove sentirsi a proprio agio a qualsiasi ora, trovare sempre qualcuno con cui fare due chiacchiere e per tutte le estrazioni sociali ed età, sottolineano, e buona musica compatibile con l’ambiente circostante.
Ed è il brand di Massimiliano e Francesco, lo slow food, cibo buono, la tradizione della trattoria storica dove si va a mangiare quel piatto genuino, guadagnando il giusto e risparmiando tempo più che denaro, il loro tempo a disposizione per farne tempo libero con cui vivere una vita di qualità. Così com’è la filosofia dell’Irish.
Personale storico fidelizzato da dieci anni e nuovi ingressi nello staff, una realtà imprenditoriale che supera i venti dipendenti, ed un locale studiato per la fruibilità di tutti, con prese usb sotto le panche. La gente esce per aggregarsi, per scambiarsi idee, mangiare e bere bene, con una musica di qualità ed una vasta scelta di birre sarà un buon ritrovo anche per i turisti, dicono ancora.
Cosa vedete davanti a voi?
In questi dieci anni siamo diventati amici dei nostri clienti, abbiamo offerto più di 600 concerti, teatro e radio con un appuntamento settimanale direttamente dal pub, abbiamo organizzato eventi con la libreria Polar di Giuliano e Luna, cabaret e serate in letteratura, vediamo un inizio e la prosecuzione di un percorso.
Segno che la cultura cresce dove c’è passione e qualità, dove la città rinasce senza beghe con l’armonia di posti speciali come questi, dove vince la bellezza dello stare insieme. Bene.