Luca Rocci, L’Aquila Futura, guiderà la commissione Territorio al Comune dell’Aquila, sostituendo Raffaele Daniele, nominato vice sindaco e assessore nel rimpasto di Giunta. Con 14 voti favorevoli l’ha spuntata su Vito Colonna, Insieme per L’Aquila, che ha preso 7 voti, quasi al pari con Paolo Romano, Il Passo Possibile, che ne ha guadagnati 12.
L’intera opposizione lo avrebbe voluto alla guida della commissione più delicata e strategica del Consiglio comunale, se solo gli fosse riuscita la mossa di mettere una zeppa nella spaccatura profonda che minerà gli equilibri già incerti della maggioranza, ma non è andata, eppure Romano sarebbe stato bravo, preparato ed equilibrato.
Il sindaco Biondi avrebbe visto bene Vito Colonna, decano del Consiglio, già presidente dell’assise civica negli anni ribelli dell’era Tempesta un buon perno intorno al quale far ruotare l’urbanistica, la cui gestione sarà tutt’altro che facile, peraltro il gruppo che fa riferimento al movimento di Raffaele Fitto, di area meloniana, nato per portare Guido Liris alla Regione, nel recente rimpasto di Giunta non ha ottenuto deleghe. E all’asciutto è rimasto.
D’altra parte Giorgio De Matteis di Fratelli d’Italia, sentito il nome di Colonna s’è messo di traverso ed ha convinto Rocci a candidarsi, per cui con i suoi quattro voti più uno, i cinque della Lega, i due di L’Aquila Futura ed i due dei reduci di Forza Italia ha garantito la presidenza a Rocci.
Dove andrà ora? Ho chiesto a fine seduta a Giorgio De Matteis. Verso nuove fantastiche avventure, mi ha risposto con l’aria vincente e vagamente ironica di chi la sa lunga e la vuole raccontare, in un clima generale scherzarello e da ricreazione, ci mancava giusto la pagnottella da spizzicare sotto il banco prima della campanella per poi uscire trotterellando verso il pranzo.
De Matteis avrebbe voluto un azzeramento di Giunta e non lo ha ottenuto, mentre gli ingressi in Giunta, sebbene tecnici, continua a vederli come espressione di Insieme per L’Aquila, il gruppo di Colonna che ha avuto anche il consenso di Silveri jr, fuoruscito perché non soddisfatto delle scelte di Biondi, il voto dell’Udc e di Benvenuto Presente, ma le mazze non le terrà in mano lui.
Le fantastiche avventure di De Matteis cominceranno certamente in Consiglio e vedremo con quale taglio.
L’urbanistica è un affare serio da lì passa tutta la strategia di un’amministrazione, nel bene e nel male, chiarissimo che la Lega non abbia voluto il paletto di Biondi, di certo se fossi in Luca Rocci non dormirei tranquillo, ci vuole esperienza e conoscenza per guidare una commissione così, noi, al contrario, questa città la vediamo sempre più stretta nelle mani di pochi e questi pochissimi li seguiremo da vicinissimo tanto per capire che ne sarà del nostro territorio e patrimonio.