…Dall’assenza della Giunta, del sindaco Biondi e di risposte adeguate alle emergenze della città. Rimpasto, sedute più proficue, risoluzione dei problemi l’immagine dell’Aula di oggi è stata di quelle tipo fine consiliatura, quando tutti in ordine sparso si preparano alla rielezione e curano più i voti che i problemi.
Ed invece finite le regionali, l’immagine è comunque quella, ed è sempre la stessa per il resto dell’anno, ognuno a tessere la propria tela e si frega chi resta.
Perfino Ferdinando Colantoni, con la sua mozione per 1.442 firmatari che a Sassa vorrebbero fosse spostata l’antenna provvisoria per i telefonini posta a servizio del Progetto Case, s’è lamentato.
Avrebbe voluto la Giunta schierata e non l’ha trovata, c’era la Petrella e Bignotti, ad un certo punto la Mannetti, forse Imprudente, mancava Alessandro Piccinini dal quale tutti, in particolar modo il suo capogruppo Giorgio De Matteis, FdI, avrebbero voluto maggior senso di responsabilità. Una discussione fiume a cercar di far capire ai residenti presenti che un impegno serio, e sono passati mesi dalle prime discussioni, ancora non c’è e chi sa se ci sarà mai.
Tra le schermaglie di De Matteis col collega Silveri junior, del ramo Fitto/FdI, che votando la mozione ha dichiarato con una stoccata, andiamo avanti senza giochetti e senza pagliacciate. Non si capisce però come.
Cioè dal voto di oggi Biondi e la Giunta avrebbero trenta giorni di tempo per individuare un sito alternativo a quell’antenna e comunque dovranno metterci la faccia per dire a quei residenti che cosa accadrà. Ce la metteranno? Intanto si giocano i posti in Giunta, il resto piano piano.
L’assise è stanca, le commissioni sono senza verve, per i più combattivi comincia a non valerne più la pena, i più giovani sono convinti che cambieranno le cose, ma non appaiono così appesantiti dal peso dello studio della storia di questa amministrazione e non solo del post sisma. Disposti ad entrare in Giunta per il ruolo non gli tremano neanche i polsi per la responsabilità. Francesco De Santis, Lega, uno dei giovani, ha portato a casa l’ordine del giorno che modifica il Regolamento di Polizia urbana, con il recepimento delle norme in materia di sicurezza previste dal decreto legge 14/2017, e l’inserimento di aree da individuare e da sottoporre a Daspo urbano, cioè dove non si può chiedere l’elemosina per capirsi, quali quelle antistanti le scuole, l’ospedale San Salvatore, i centri commerciali, il parcheggio a servizio del mercato di piazza d’Armi, il terminal bus di Collemaggio e i parchi pubblici. Il documento ha avuto 17 voti favorevoli, 1 contrario e 1 di astensione.
Se ne sarà andato a casa contento, De Santis, chi lo sa.