Maurizio Michilli è un nuovo dirigente di Ama spa, l’Azienda mobilità aquilana, partecipata al cento per cento dal Comune dell’Aquila. E’ stato, infatti, stipulato un accordo tra l’amministratore di Ama, Giammarco Berardi, con il collega del Sed spa, Servizio elaborazione dati, Luciano Bontempo, per il distacco temporaneo parziale del direttore amministrativo Maurizio Michilli, da oggi, in sostituzione di Angelo De Angelis già direttore generale di Ama e attualmente con funzioni di direttore di esercizio, il quale cessa il servizio per raggiunti limiti di età, informa una nota stampa.
Michilli rimarrà dipendente Sed spa, svolgerà funzioni di dirigente delle aree operative/funzionali aziendali dell’esercizio, dell’amministrazione e dei servizi, della manutenzione impianti e officina e dei servizi ausiliari, per tre giorni a settimana mentre per gli altri due continuerà a svolgere funzioni di direttore amministrativo al Sed spa.
Tale distacco consentirà di ridurre i costi delle due società, essendo tra l’altro presente un altro dirigente all’interno di Sed spa, commenta Carla Mannetti, riferendosi ad Adolfo Paravano già direttore di produzione da quando? Dal post sisma, sì.
Il trasporto cittadino, prosegue, ha l’obiettivo per il prossimo anno 2019 di far crescere i livelli di utenza. Risparmio, sicurezza, salvaguardia dell’ambiente e puntualità, sono solo alcuni dei benefici che i cittadini del comprensorio aquilano potranno ricevere dal nuovo corso di Ama spa, conclude l’assessore. Maurizio Michilli ha conseguito il diploma di laurea magistrale in ingegneria civile all’Università degli studi dell’Aquila nel 1991, con iscrizione all’albo degli ingegneri della Provincia dell’Aquila nel novembre del 1992. In Sed spa dal 2006 al 2011 Michilli ha svolto le funzioni di direttore generale e attualmente ricopre l’incarico di direttore amministrativo.
Da un’indagine sulle società partecipate, illustrata da Ettore di Cesare, Apl, in quinta commissione nel 2015, risultò che in Sed spa c’erano due quadri e due dirigenti su 22 dipendenti, praticamente dal 2011 ogni 9 dipendenti c’era un dirigente, con l’esplosione dei costi ed una produzione a picco.
Ci sarebbero stati dei gruppi di lavoro consiliari, per approfondire le dinamiche dei troppi dirigenti e delle troppe promozioni su tutte le spa comunali dai primi anni duemila, ma non se ne fece più nulla. Nonostante la disponibilità del presidente Raffaele Daniele e dei consiglieri Masciocco e Di Cesare, ma non solo, che si fecero volontari per approfondire i numeri rispettivamente della Gran Sasso Acqua e dell’Asm spa, le resistenze furono immediate, era il febbraio del 2015, quasi quattro anni fa, nessuno degli amministratori voleva la verità vera e l’operazione s’arenò.
A giugno del 2016 dall’indagine dell’associazione Openpolis, sulle 3.267 società italiane a partecipazione pubblica, risultò che solo il 2.9% delle risorse servivano ad investire, mentre il 35,1% doveva pagare gli stipendi.
Nel nostro territorio in particolare le assunzioni incidono:
per il 33.7% sull’Asm spa con un 2.3% d’investimenti;
per il 71.7% sul Sed spa, con investimenti dello 0.2%;
del 19.5% sul Centro servizi anziani con investimenti pari allo zero;
del 60.3% sul Tsa; partecipata al 33.3% dal Comune e per gli altri due terzi dalla Regione e dalla Provincia dell’Aquila, con uno 0.1% d’investimenti;
sulla Gran Sasso Acqua spa del 27%, con investimenti del 16.9%;
sull’Ama spa del 47%, con investimenti dell’un per cento;
sull’Afm spa del 24.2% con investimenti dell’un per cento;
sul Ctgs spa del 33.9% con investimenti del 7.9 per cento.
Nella Regione Abruzzo, filtrando i risultati per spesa di personale elevata, avevamo al primo posto l’Arta con un incidenza del 66.1%, il Teatro Stabile d’Abruzzo al terzo posto; e al quinto posto proprio il Sed spa, tra le prime società pubbliche sperperone. Per le quali mediamente si arriva a spendere per gli stipendi, il 68.7% delle risorse.
La spesa per il personale più elevata, in rapporto alle dimensioni della società, la registra il Tsa e a seguire, sempre il Sed spa.
E da allora non sembra sia cambiato granché, meno male la scelta di Michilli all’Ama spa.