Un nuovo regolamento comunale, per la cura e la riconversione partecipata delle aree verdi pubbliche, è stato approvato dalla Giunta Biondi anche per incentivare, attraverso Convenzioni di adozione, la partecipazione attiva delle persone. Per stimolarne il senso di appartenenza e recuperare spazi verdi pubblici, ripristinandone il decoro, l’utilità e l’efficienza del bene senza gravosi oneri gestionali a carico del Comune.
Per aree e/o spazi pubblici, spiega l’assessore Taranta, s’intendono tutte quelle aree destinate ad aiuole, giardini, parchi, aree a verde di pertinenza dei plessi scolastici, rotatorie e spartitraffico, fioriere e spazi urbani cittadini quali piazzette, scalinate, fontane, ecc., ad eccezione di tutti quei luoghi pubblici aventi elevata valenza istituzionale, culturale, storica, paesaggistica.
La possibilità di adozione delle aree di verde pubblico urbano, fatto salvo il diritto di prelazione ai cittadini residenti nei comprensori oggetto delle richieste di adozioni, comma 4 art. 4 L. 10/2013, è possibile da parte di singoli cittadini o gruppi spontanei, condomini, esercizi commerciali, imprese, operatori economici in qualsiasi forma giuridica, associazioni di volontariato, associazioni sportive, circoli, fondazioni, istituti di credito, assicurativi o simili, istituzioni scolastiche, parrocchie, istituzioni religiose, altri enti pubblici a vario titolo.
Le tipologie di intervento sulle aree verdi adottate possono prevedere sia la manutenzione ordinaria, sia la riconversione e manutenzione straordinaria, mediante una nuova progettazione dell’area con la collocazione di fiori, alberi, arbusti e siepi ed inserimento di nuovi arredi urbani. La creazione di orti urbani destinati alla sola coltivazione di ortaggi, piccoli frutti, fiori ed erbe aromatiche ad uso del soggetto adottante. In quest’ultimo caso l’assegnazione avverrà con successivo ed autonomo provvedimento, nel momento in cui l’amministrazione Comunale avrà individuato aree idonee a tale finalità. Non sarà possibile realizzare orti urbani in aree verdi pubbliche attrezzate, spiega la nota stampa.
In entrambi i casi di specie resta ferma la destinazione pubblica e la libera fruizione, nonché il divieto di esercitare qualsiasi attività a scopo di lucro e di cedere a terzi il contratto sottoscritto.
Il soggetto adottante, in cambio delle prestazioni fornite, può installare sullo spazio pubblico dato in affidamento, cartelli che rendano pubblica la natura e la denominazione del soggetto stesso, attraverso cartelli pubblicitari rispondenti a determinate caratteristiche, che non necessitano di titolo edilizio e non sono assoggettati all’imposta comunale di suolo pubblico e pubblicità.
L’adozione si realizza e decorre attraverso apposita autorizzazione scritta rilasciata al soggetto adottante dal Comune, nel termine massimo di 30 (trenta) giorni lavorativi, fatte salve eventuali sospensioni in corso di istruttoria della richiesta.
La durata dell’adozione o sponsorizzazione ha un termine minimo di 12 (dodici) mesi ed un termine massimo di 36 (trentasei) mesi, la convenzione è rinnovabile.
L’amministrazione si riserva comunque la facoltà di revocare in qualsiasi momento la convenzione. Sarà inoltre previsto un link, dove saranno inseriti tutti i soggetti adottanti. L’assessore Taranta precisa che il regolamento entrerà in vigore dalla data d’esecutività della delibera di Consiglio comunale. Dopodiché si procederà con un avviso pubblico.