Inizia la stagione agraria e come l’anno passato, l’anno prima e l’anno prima ancora si ripresentano tutti irrisolti i problemi legati all’irrigazione del comprensorio Paganica, Bazzano, Onna e San Gregorio. Nemmeno la manutenzione ordinaria è stata fatta sul sistema dei canali principali e secondari che corrono per qualche decina di chilometri e il rischio salmonella incombe come tutti gli anni sul fiume Vera. Così, in una nota, le ragioni di Slow Food e di almeno 30 piccole aziende agricole che corrispondono a più di 40 posti di lavoro. Le sorgenti del Vera hanno una portata costante di 800 mc/secondo. Le sorgenti di Capo Vera, che servono il canale della Riga di Mezzo, portano 150 – 200 mc/sec. per ogni secondo di ogni giorno di ogni anno. Tanta tantissima acqua che non basta e si perde per incuria ed incapacità di chi dovrebbe manutenere e gestire la risorsa idrica: il Consorzio di Bonifica Abruzzo Interno, Bacino Aterno Sagittario, un carrozzone che vive con i soldi dei consorziati i quali, nell’area di cui si tratta, versano annualmente qualche centinaio di migliaia di euro senza ricevere, da anni, assistenza. Nessuna manutenzione e quest’anno si ricomincia con l’aggravante che anche la Riga di Mezzo, verso le sorgenti, che si ricorda sono acque pubbliche, è parzialmente ostruita da detriti. Si progettano faraoniche opere di intubazione dei canali che ci vedono contrari per lo spreco di denaro pubblico e perché si distruggerebbe quel delicatissimo sistema agro ambientale di qualità. L’area è stata per secoli l’orto della città di L’Aquila e lo è ancora oggi, Slow Food Italia con il Progetto ‘presidi’, intende salvaguardare colture tradizionali e di pregio, e in questa zona, ha inteso aiutare alcune produzioni come i fagioli di Paganica, la patata Turchesa, il grano Solina ed altre. L’intubamento dei canali, vanificherebbe qualsiasi utilizzo corretto e la realizzazione dell’Area agraria periurbana del fiume Vera e dei suoi canali già proposta. Si chiede quindi con urgenza al Consorzio di adoperarsi nell’immediato per una decente manutenzione e per garantire l’irrigazione delle colture in questa annata agraria. L’acqua delle sorgenti del Vera è praticamente potabile fino a prima del depuratore e la legge vieta di sversare nei corpi idrici acque non depurate. Si chiede all’amministrazione comunale dell’Aquila ed alla Gran Sasso Acqua spa di voler provvedere con tutta l’urgenza necessaria.