In centro storico l’aria è irrespirabile. Al mattino, facendo un lungo giro tra i cantieri per qualche ora si gonfiano gli occhi, s’impasta la bocca, c’è una cappa incredibile ma non sappiamo se le polveri sottili siano monitorate.
L’unica traccia di un monitoraggio eccezionale, peraltro di un solo mese, è quella dell’estate del 2016, a seguito di un tavolo voluto dalla Prefettura, per rispondere alle inquietudini della cittadinanza.
Un monitoraggio mobile, in piazza Duomo, che non rilevò particolari criticità tranne in una giornata, quando registrò un picco di particolato aerodisperso che alle ore 16 ha raggiunto una concentrazione media oraria di ben 161ug/mc, scriveva l’Arta nello studio che pubblicò nel gennaio seguente. Quindi nel 2017 ed il limite giornaliero previsto dalla legge è di 50ug/mc.
Tuttavia l’Arta precisò che per fornire dati consistenti è necessario effettuare monitoraggi molto estesi nel tempo, preferibilmente pluriennali perché le campagne di monitoraggio di breve durata sono affette da una maggior incertezza. Dunque non sappiamo cosa succede, non c’è un monitoraggio costante ma per strada e con le temperature più alte, i livelli di Pm10 potrebbero toccare il massimo diventando fortemente dannosi per la nostra salute.
Quella campagna straordinaria di monitoraggio, peraltro solo in piazza Duomo, fornì una descrizione indicativa della qualità dell’aria del centro storico, l’Arta suggerì per i mesi caldi, la necessità di mantenere un elevato livello di vigilanza sulle attività di cantiere e sulle misure di contenimento alla fonte già previste nel protocollo polveri, rimandando alla Asl una più approfondita valutazione degli esiti analitici.
Non se n’è saputo più nulla.
Vorremmo oggi sapere di indirizzi politici urgenti e necessari a garantire un alto livello di vigilanza sulle polveri dei cantieri oltre alla quantità di multe elevate alle imprese, per la mancata attuazione delle norme amministrative e sanitarie.
Non si vede più un idrante in giro e se si vede solo nel corso delle demolizioni, come se poi la rimozione delle macerie non sollevasse polveri pericolose.
I Vigili urbani su strada sono pochissimi mentre le aree non sono affatto innaffiate o lavate, gli stoccaggi dei materiali avvengono senza accorgimenti, teli antipolvere di idonea altezza e che schermino l’aria al 90% non se ne vedono e neanche cassoni con inerti innaffiati. L’aria nel centro storico è bianca come le strade ed i vicoli ed è irrespirabile.