Amphisculpture, l’opera donata alla città dell’Aquila dall’artista Beverly Pepper e inserita nel contesto naturalistico del Parco del Sole, ha ricevuto una menzione speciale nella selezione per il Premio nazionale del Paesaggio e per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
Il riconoscimento è stato consegnato da Daniela Esposito, docente alla facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza, alla presenza del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, al sindaco Pierluigi Biondi, affiancato dalla soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per L’Aquila e il cratere Alessandra Vittorini, nel corso di una solenne e partecipata cerimonia tenutasi stamani nella sede del Mibac.
La menzione speciale è stata assegnata, in particolare, per l’azione di valorizzazione del paesaggio di margine del centro storico, all’interno delle strategie di ricostruzione post sisma, in cui l’arte contemporanea reinterpreta il significato simbolico e sociale dei luoghi colpiti dal terremoto del 2009, favorendo il processo di riappropriazione della città da parte dei suoi abitanti.
Sono state dieci, in tutto, su 130 progetti, le menzioni speciali, tra cui il Parco lombardo della Valle del Ticino, il parco naturale regionale delle dune costiere da torre Canne a torre San Leonardo, Br, e la fascia costiera di Chia.
La candidatura di Amphisculpture al prestigioso riconoscimento è stata promossa dal Comune dell’Aquila e dalla Soprintendenza e sostenuta da un dossier cui hanno lavorato esperti di patrimonio culturale e di comunicazione in rappresentanza di entrambe le istituzioni Letizia Tasso, Tancredi Farina, Saverio Ricci, Corrado Marsili, Giovanna Ceniccola per la Soprintendenza e Simona Malavolta per il Comune dell’Aquila, coordinati dalla soprintendente Vittorini.
In questa edizione sono pervenute al Ministero 130 proposte di candidature per altrettanti progetti italiani, valutati da una commissione Mibac.
Il riconoscimento mira a premiare iniziative concrete ed esemplari per il raggiungimento degli obiettivi di qualità paesaggistica nel territorio.
È con profonda emozione e viva soddisfazione che ricevo questo premio, ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Ringrazio la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per L’Aquila e il cratere e quanti hanno lavorato al dossier per la candidatura. Questo riconoscimento ci apre nuove strade di cooperazione e di sinergia a livello europeo, elemento fondamentale e strategico per costruire la città della conoscenza che sarà L’Aquila del prossimo futuro. Amphisculpture rappresenta un esempio di opera d’arte inserita nel paesaggio, in un dialogo che si fa ricucitura tra passato e presente. Costituisce l’immagine plastica della memoria di una tragedia, il terremoto, in seguito alla quale è stata ideata, e al contempo la ricostruzione di un futuro. Ma è anche un’opera che risponde all’esigenza della comunità di ritrovare i suoi luoghi e che rappresenta un esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, poiché è stata realizzata grazie a Eni, con la direzione dei lavori a cura della Soprintendenza.
La candidatura di Amphisculpture, ha poi commentato la soprintendente Alessandra Vittorini, è stata per noi l’ennesima sfida, impegnativa ed esaltante al tempo stesso. In questi anni la Soprintendenza ha condotto un lavoro rigoroso, complesso e faticoso per la ricostruzione di un patrimonio monumentale che rappresenta per la città, al di là del suo pregevolissimo valore artistico e storico, un bene identitario, su cui si basa l’idea stessa di comunità. Per questa ragione siamo impegnati anche nella promozione del suo valore e del lavoro di restauro e recupero condotto in questi anni sotto la direzione degli uffici Mibac. Stiamo rilevando un’attenzione a livello nazionale e internazionale, che sosteniamo attraverso convegni, seminari, conferenze, collaborazioni con università italiane e straniere, visite di team di esperti. Crediamo fermamente, infatti, che proiettare questo patrimonio sulla ribalta internazionale sia il miglior investimento per una vera rinascita.
Amphisculpture nasce nell’ambito del progetto Nove artisti per la ricostruzione, ideato da Roberta Semeraro. L’opera è stata donata al Comune dell’Aquila dall’artista newyorchese Beverly Pepper, una delle massime esponenti della land art, e realizzata grazie a un finanziamento Eni, con un contribuito della Fondazione Carispaq. La direzione dei lavori è stata curata dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per L’Aquila e il cratere con i funzionari architetti Corrado Marsili e Antonello Garofalo.