L’occupazione dei posti letto in Regione, sia in area medica che in terapia intensiva, è uno dei parametri che ci farà restare nell’area gialla oppure no, cioè in quell’area più libera in cui, a parte il coprifuoco alle 22, attività come bar, negozi, pub, ristoranti, pasticcerie e gelaterie non si fermano perché il rischio contagio non è alto. Diciamo così.
L’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, s’è lodata pubblicamente per le efficaci azioni messe in campo dalla Regione per stare in fascia gialla. Fascia blanda di contagio riferita tuttavia ai dati del 25 ottobre, saremo valutati ogni settimana sulla base del rischio dinamico, ha detto la Verì, saremo in una fascia per due settimane, assicurando di monitorare costantemente i flussi delle diverse Asl così da avere un quadro preciso per calibrare le azioni di governo clinico.
Il presidente Marsilio a fine ottobre comunicava di avere 119 posti letto in terapia intensiva (prima della pandemia erano 94 a cui sono stati aggiunti 25 di nuova realizzazione), 51 sono in corso di realizzazione, spiegava, a seguito dei ritardi commissariali nel nominarlo responsabile di tali lavori, quindi ne dovremmo avere in totale 170.
Per la Verì, nel piano di potenziamento della rete ospedaliera Covid 19, presentato dalla Regione il 15 giugno e integrato il 27 luglio, è stato previsto il raddoppio di questi posti letto, di cui il 50 per cento, pari a 66, da realizzare immediatamente. Nell’attesa dell’autorizzazione del Governo – arrivata solo il 9 ottobre – la Regione si è nel frattempo attivata per accelerarne l’istituzione, attivandone, ad oggi, già 28. Gli altri saranno pronti non appena concluse le procedure burocratiche, attualmente in corso, informava così, ufficialmente, in quegli stessi giorni.
Prendiamo per buoni i dati ufficiali del presidente Marsilio.
Ad oggi abbiamo 119 posti letto in terapia intensiva, a leggere il dato odierno dell’assessorato alla Sanità, si registrano 36 ricoveri di malati Covid in terapia intensiva. Il 30,25% dei posti occupati, cioè praticamente il superamento della soglia di legge perché il sistema sanitario entri in crisi.
E a voler considerare il dato a regime, 119 più 51, cioè 170 posti letto in totale, staremmo sui due terzi consentiti, oltre i quali entriamo comunque in crisi, Marsilio cerca di recuperare i ritardi, è andato nella Marsica, ha visitato gli ospedali di Avezzano e Pescina ed ha assicurato lavori per la terapia intensiva e sub intensiva dimezzando i tempi.
Abbiamo un indice di positività del 15.7%, in Italia oggi è del 15.69%, oltre il 10%, una soglia troppo elevata per considerarlo un segnale positivo, ha dichiarato ieri Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, in conferenza stampa.
A voler vedere anche il tasso di occupazione di posti letto covid in area medica, che non deve superare il 40%, non se ne sa nulla. IlSole24ore, scrive che in totale, in Abruzzo abbiamo 1.169 posti letto e 458 pazienti ricoverati ad oggi, in terapia non intensiva, siamo al 39.17%, praticamente al limite della soglia critica.
La Verì ha dichiarato che controlla i flussi dei dati delle Asl, chi sa che non riesca a fare chiarezza e a renderli pubblici. Tutti, pubblici. Sono quattro numeri e ne va della serietà di un ente oltre che del nostro prossimo prevedibile lockdown.