La paesanotta di Sant’Elia, quella che al massimo poteva aprire una trattoria a conduzione familiare, ha organizzato la più grandiosa ed elegante Perdonanza che si ricordi e lei giustamente fa le congratulazioni al Sindaco!!!
Così l’assessora alla cultura Sabrina di Cosimo, se l’è cantata e suonata qualche giorno fa replicando ad un mio articolo, reo, di non averla citata, da oggi comincerà a ballare con i conti bomba resi pubblici dal capogruppo di Articolo 1, Giustino Masciocco, sulla spesa stratosferica, oltre 700mila euro, e nient’affatto trasparente dell’evento.
E supportati dai dati sui trasferimenti al Comitato Perdonanza più i costi a carico del Comune, scrive il capogruppo, che evidentemente non si è voluto rendere così pubblici e trasparenti come dovuto.
Il sindaco e l’assessore alla cultura, scrive, hanno voluto da subito, rivendicare il successo di pubblico e l’eleganza degli spettacoli proposti dai vari artisti con la guida del nuovo direttore artistico. Per un budget previsto di circa 350mila euro di spesa, considerato che molti artisti non hanno percepito il cachet ma un semplice rimborso spese, stando ai vari annunci.
Come avranno fatto con tutta quella strumentazione messa a disposizione per gli spettacoli e quei due megapalchi allestisti a Collemaggio e a Piazza Duomo, a spendere così poco?
Si è chiesto Masciocco, spulciando intanto le probabili entrate promesse:
160mila euro, le risorse disponibili dal programma ReStart, per la ripresa post sisma, che il Cipe ancora non assegna, ma c’è qualcuno nell’amministrazione che richiede con insistenza al settore finanziario del Comune l’anticipo al Comitato Perdonanza dell’importo stanziato senza avere la certezza del trasferimento, rivela.
110mila euro, le risorse stanziate sul bilancio del Comune e accreditate al Comitato,
50mila euro, le somme promesse dalla Regione Abruzzo,
18mila euro, dovrebbero essere le somme stanziate dalla Fondazione Carispaq,
10mila euro, le somme messe a disposizione da imprese private.
Per un totale di 348mila euro.
Somme già impegnate, riporta Masciocco, che il Comitato Perdonanza potrà utilizzare per saldare il costo del concerto di De Gregori, 40mila euro, e dello spettacolo di Jesus Christ Superstar, 32mila euro, secondo i dati diffusi alla stampa dagli stessi organizzatori. Mentre le restanti entrate serviranno per fronteggiare le spese sostenute per ospitare ed assegnare un rimborso spese agli oltre 200 ospiti che si sono esibiti durante tutta la manifestazione.
Troppo poco, però, per il capogruppo Articolo 1, il contributo di 110mila euro per pagare tutto quell’ambaradan e così è andato a verificare negli uffici finanziari e ha scoperto che i fondi comunali impegnati sono molti di più.
Sul cap. 2878001 “Servizi Vari per Eventi” sono stati impegnati 199mila 897 euro,
sul cap. 12501 “Fornit. e posa in opera palchi” sono stati impegnati 99mila 938,60 euro,
sul cap. 269812 “Servizi safety e security Eventi” sono stati impegnati 68mila 955,90 euro.
Per un totale di 368mila 791,50 euro.
Somme che il Comune dell’Aquila ha utilizzato per la fornitura di strumentazione, installazione dei palchi, affitto delle barriere antipanico ecc. ecc., oltre alle spese che sosterrà il Comitato Perdonanza. Un totale superiore ai 700mila euro ed è questa la cifra che va considerata per valutare la qualità delle manifestazioni, aggiunge.
Oggi si riunirà la Giunta per approvare il preventivo di spesa del Comitato Perdonanza 2018. Vi chiederete: come il preventivo, la manifestazione si è già svolta? Ebbene sì, il preventivo va comunque approvato dalla Giunta per poter rendicontare al Cipe le somme che si intendono spendere, per ottenere il trasferimento dei 160mila euro promessi; che si faccia tre settimane dopo l’inizio dell’evento è soltanto un dettaglio.
Questa è solo la prima puntata delle spese per la Perdonanza, conclude Masciocco, la storia, purtroppo, si ripete e con la Perdonanza altri amministratori di centro destra, che avevano anch’essi il vento in poppa, si sono fatti male… molto male.
Aspettiamo col capogruppo il bilancio definitivo. Nel frattempo coccia bassa e resoconto ai cittadini, altro che filippiche autocelebrative, al massimo, visto che si balla, nu balletto a Sant’Elia per esorcizzare la mazzata alle gengive.