Il tema centrale della quarta edizione del Festival del Reportage e del Documentario dell’Aquila, spin off de L’Aquila Film Festival uno dei festival tematici organizzati all’interno del progetto Festival diffuso finanziato con i fondi del programma ReStart, sarà il racconto della realtà in ambito giornalistico e cinematografico.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta a Palazzo Fibbioni, dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e dall’organizzatore della manifestazione, Federico Vittorini.
La scelta di ammettere al finanziamento del programma ReStart anche le istituzioni afferiscono al Fus cinema è stata lungimirante e opportuna. Questo festival è la dimostrazione che quando ci sono prodotti ben fatti, con una strategia chiara, con un tema definito, che portano in città personalità importanti – come molti dei protagonisti di questa edizione della kermesse – non è rilevante il posizionamento politico. Determinante, invece, è la qualità che si restituisce a questa città che ha il dovere di sostenere la cultura nelle sue varie espressioni, partendo dalle grandi capacità che ci sono su questo territorio. In altri casi non è successo e l’ho denunciato pubblicamente, ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi.
I punti focali del festival saranno il racconto ed il linguaggio, ha aggiunto Federico Vittorini. La narrazione di fatti ed eventi che hanno segnato la nostra storia sarà centrale ma altrettanto importante saranno le forme con cui le storie sono state riportate. Il giornalismo deve rendere conto, con onestà e coerenza delle vicende accadute, mentre il cinema può permettersi qualche libertà in più come è concesso a tutte le forme d’arte.
I diversi incontri in programma tra il 22 e il 25 di ottobre, infatti, punteranno a confrontare il diverso linguaggio che Cinema e Giornalismo utilizzano per raccontare l’attualità o le storie del passato; a tal fine non mancheranno i confronti diretti tra protagonisti di questi due mondi.
L’apertura del Festival, sarà riservata ad un fatto di cronaca nera che non ha mancato di ispirare il Cinema, vale a dire la vicenda del Canaro della Magliana. Massimo Lugli, ex cronista di Repubblica e scrittore, ricorderà il lavoro da lui svolto per raccontare dal 1989 ai giorni nostri l’omicidio di Giancarlo Ricci e incontrerà Sergio Stivaletti, storico effettista e regista che proprio dalla vicenda del Canaro ha tratto il suo Rabbia furiosa – Er canaro.
La sera stessa sarà la volta del racconto che Marco Travaglio e Marco Lillo hanno realizzato riguardo la sentenza della Corte di Assise di Palermo sulla trattativa Stato mafia, racconto raccolto nel libro Padrini fondatori che i due giornalisti de Il Fatto Quotidiano presenteranno al pubblico aquilano.
Altro tema presente in questa edizione del DOQ Festival sarà quello dell’ambiente e del cambiamento climatico; questa volta la parola sarà lasciata alle immagini di due documentari, Antropocene, l’epoca umana di J. Baichwal, E. Burtynsky, N. de Pencier e La fattoria dei nostri sogni, di John Chester.
Una giornata intera sarà invece dedicata alla grande fotografa Letizia Battaglia che da decenni racconta attraverso i suoi scatti i delitti di mafia e la gente di Palermo. Per l’occasione sarà allestita in anteprima nazionale presso Sharky Art Gallery una piccola mostra della stessa Letizia Battaglia e di Roberto Timperi dal titolo Mafia, passion… Love e, successivamente, saranno proiettati due film dei quali Letizia Battaglia è stata protagonista: il film in anteprima Letizia Battaglia – Shooting the mafia e il documentario di Franco Maresco premiato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia La mafia non è più quella di una volta.
In programma, poi, sono presenti altri due confronti di grande interesse: Enrico Masi, regista del film Shelter, addio all’Eden incontrerà il fotografo bolognese Fulvio Bugani, autore del reportage fotografico Waria: being a different muslim, colloquiando su affinità e diversità dei loro lavori con i quali hanno raccontato le storie di persone transessuali musulmane; infine, il regista e Direttore del Centro di Cinematografia Sperimentale – sede dell’Aquila Daniele Segre, autore del documentario Ragazzi di stadio, 40 anni dopo, dialogherà con Federico Ruffo, autore del servizio di Report sui rapporti tra ‘ndrangheta e tifosi della Juventus.
Questa lunga maratona di Cinema e Giornalismo sarà realizzata anche grazie ai preziosi contributi dei giornalisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti Abruzzo – che patrocina l’evento e riconosce quattro crediti formativi ai giornalisti che vi parteciperanno – Marina Marinucci, Luca Prosperi e Stefano Buda-, del professor Paolo Taviani, docente di Storia delle religioni presso l’Università degli Studi dell’Aquila, e del professor Danilo Balducci, docente di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, confermando così la collaborazione tra il L’Aquila Film Festival e gli enti culturali e professionali aquilani, conclude la nota.